Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

RINALDI: RISCOSSIONE-SICILIA (EX SERIT) NON AGGIUNGA I COSTI DI INTERMEDIARI PER LE NOTIFICHE

Messina, 19/12/2014 – In una nota l’on. Franco Rinaldi scrive: “L'ufficio delle riscossione in Sicilia è già affidato ad un società regionale risultante dal piano di riordino delle società partecipate con l'ultima Legge Regionale Finanziaria e pertanto, non si comprendono le ragioni per cui, ai costi già notevoli di notifica dei diversi atti di competenza di Riscossione-Sicilia S.p.A. per i messinesi, si debbano aggiungere i costi di società intermediarie che si occupano delle notifiche al posto degli ufficiali preposti presenti in pianta organica nella suddetta partecipata. Quanto sopra, merita approfondimento ed opportune ed immediate risposte da parte del Governo Regionale.”

L’on. Rinaldi in merito ha presentato un’interrogazione a risposta orale all’ARS: Richiesta di chiarimenti in merito agli affidamenti dei servizi di notifica atti impositivi da parte di Riscossione – Sicilia S.p.A. nel messinese.

Al Presidente della Regione Siciliana ed all’Assessore dell’Economia,

PREMESSO che:
• In data 11 novembre 2014 il Consigliere della IV^ Circoscrizione di Messina Alessio Mancuso è intervenuto presso l’Amministrazione d’appartenenza con apposito atto ispettivo, per avere notizia circa i criteri adottati dalla società regionale Sicilia Riscossione S.p.A. per la selezione della Società INPOST per la notifica degli atti giudiziari nel Comune di Messina;

RILEVATO che:
• nella stessa, il Consigliere Mancuso, chiede di comprendere per quali motivazione la società INPOST, in alcuni casi, avvisa di recarsi nelle proprie sedi i cittadini per ritirare avviso di raccomandata, per poi successivamente, a decorrenza termini di giacenza, costringerli ad un ulteriore passaggio per ritirare gli atti giudiziari presso il Comune di Messina;

RILEVATO inoltre che:
• con nota prot. 1599 del 14 novembre 2014 del Comune di Messina, il dipartimento dell’area finanziaria comunale chiarisce che la notifica degli atti impositivi rientrano nell’esclusiva competenza del soggetto pubblico concessionario del servizio Riscossione - Sicilia S.p.A.;

CONSIDERATO che:
• nonostante la presenza di parecchi ufficiali di riscossione presenti nell’organico della sede messinese di Sicilia Riscossione S.p.A., sussiste la concessione o convenzione con terzi soggetti per la notifica degli atti impositivi;
• tale condotta amministrativa della società regionale, appare irrazionale ed inefficace, con ritardi ed errori di notifica da parte delle società affidatarie del mandato di notifica degli atti, che hanno fatto lievitare, secondo quanto riferito e lamentato anche dallo stesso personale ex Serit, i contenziosi legali addirittura quasi nel 90% dei casi;
• la disincentivazione degli ufficiali di riscossione non rende onore e merito alla professionalità acquisita dai lavoratori negli anni;
• tale scelta aziendale nuoce ulteriormente sulle tasche dei cittadini messinesi;

VERIFICATO che:
• nella maggior parte dei casi le notifiche affidate alle società in convenzione o in concessione vengono pubblicate al Comune, per l’assenza dell’intestatario al momento della notifica;

VERIFICATO inoltre che:
• l’apparente discrezionalità dirigenziale nel decidere rapporti collaborativi con società esterne, nonostante figure specifiche e specializzate in organico, non appare coincidente in termini di efficienza, efficacia e risparmio, con le giuste direttive regionali in materia;


PER CONOSCERE:

1. quanti e quali sono nel territorio messinese le società di servizi postali, convenzionate o affidatarie di mandato di notifica atti giudiziari per conto della società regionale di riscossione, Riscossione – Sicilia S.p.A.;

2. quali i criteri adottati nella selezione di tali società intermediarie del servizio di notifica atti;

3. se alla luce di quanto esposto, è necessario da parte del Governo Regionale inviare opportuna ispezione nelle sedi messinesi della società regionale di riscossione, per comprendere le motivazione che hanno indotto i vertici aziendali all’utilizzo di collaborazioni societarie esterne, nonostante la massiccia presenza in organico di ufficiali di riscossione e per verificare se effettivamente il contenzioso legale, a seguito di tali affidamenti, è lievitato esponenzialmente a danno esclusivo delle tasche degli ignari cittadini.

(L’interrogante chiede risposta orale con urgenza)

(17 dicembre 2014)
RINALDI

Commenti