Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

ROMAGNOLI SCRIVE DAL CARCERE: ‘PROVERÒ LA MIA INNOCENZA, DEVO AVERE PAZIENZA”

Massimo Romagnoli, ex deputato di Fi, detenuto nel carcere di Podgorica dal 16 dicembre, per un reato "che non ho commesso”, scrive a ItaliaChiamaItalia. Il presidente del Movimento delle Libertà, prima di Natale di suo pugno ha scritto una lettera al direttore, Ricky Filosa, attraverso il suo avvocato montenegrino: “Devo avere la pazienza di aspettare che gli americani si accertino che io sono innocente". Dice Filosa: "Pubblicare tutto il contenuto della lettera sarebbe sbagliato, ma possiamo dirvi che Massimo ringrazia Filosa “per i graditissimi saluti ricevuti"

29/12/2014 - Massimo Romagnoli (Fi) scrive a ItaliaChiamaItalia. Il presidente del Movimento delle Libertà, detenuto nel carcere di Podgorica dal 16 dicembre sera, per un reato che - credimi - non ho commesso”. Tuttavia, spiega Romagnoli sempre rivolgendosi a Filosa, “devo avere pazienza di aspettare che gli americani si accertino che io sono innocente pprima di Natale ha preso carta e penna e di suo pugno ha scritto una lettera che poi ha inviato al nostro direttore, Ricky Filosa, attraverso il suo avvocato montenegrino.


Pubblicare tutto il contenuto della lettera sarebbe sbagliato, ma fra le altre cose possiamo dirvi che Massimo ringrazia Filosa “per i graditissimi saluti ricevuti attraverso i diplomatici dell’ambasciata d’Italia in Montenegro. Purtroppo – spiega – mi trovo in una situazione delicata, detenuto nel carcere di Podgorica dal 16 dicembre sera, per un reato che - credimi - non ho commesso”. Tuttavia, spiega Romagnoli sempre rivolgendosi a Filosa, “devo avere pazienza di aspettare che gli americani si accertino che io sono innocente per liberarmi”.

Massimo Romagnoli, ex deputato azzurro arrestato nei giorni scorsi in Montenegro con la pesantissima accusa di traffico d’armi, continua a sostenere la propria innocenza. Fin dall’inizio di questa vicenda ItaliaChiamaItalia segue il caso da molto vicino. In costante contatto con l’ambasciata d’Italia a Podgorica, il nostro quotidiano online nei giorni scorsi ha anche lanciato un appello rivolto a politici e rappresentanti delle istituzioni: non abbandoniamo Massimo Romagnoli.

Romagnoli, presidente del Movimento delle Libertà e molto attivo con Forza Italia nella sua Sicilia, prima di Natale ha preso carta e penna e di suo pugno ha scritto una lettera che poi ha inviato al nostro direttore, Ricky Filosa, attraverso il suo avvocato montenegrino.

Pubblicare tutto il contenuto della lettera sarebbe sbagliato, ma fra le altre cose possiamo dirvi che Massimo ringrazia Filosa “per i graditissimi saluti ricevuti attraverso i diplomatici dell’ambasciata d’Italia in Montenegro. Purtroppo – spiega – mi trovo in una situazione delicata, detenuto nel carcere di Podgorica dal 16 dicembre sera, per un reato che - credimi - non ho commesso”. Tuttavia, spiega Romagnoli sempre rivolgendosi a Filosa, “devo avere pazienza di aspettare che gli americani si accertino che io sono innocente per liberarmi”.

Visto che il mandato di cattura è stato emanato dagli Stati Uniti, “occorre che io sia estradato negli USA per provare la mia innocenza: i miei legali già si stanno adoperando”, fa sapere l’azzurro.

Romagnoli coglie l’occasione “per augurare a tutti gli italiani nel mondo buon Natale, da trascorrere con le proprie famiglie. Io quest'anno non avrò questo privilegio, ma avrò l'occasione di pregare per la mia famiglia, per gli italiani all'estero e per me. Se potete – scrive ancora - quando andate in chiesa pregate per me”.

L’ex parlamentare spera di “poter provare presto la mia innocenza”, e aggiunge: “purtroppo in questo momento è delicato poter spiegare, ma attraverso ItaliaChiamaItalia potete rivolgermi delle domande, io non appena le avrò ricevute risponderò”.

Il presidente MdL poi rivolge un sentito ringraziamento alla locale ambasciata d’Italia: “abbiamo i migliori diplomatici del mondo, l’ho potuto provare su me stesso. Grazie a loro oggi ritrovo la forza di scrivere”.

Ricordiamo che Romagnoli ha ricevuto il 22 dicembre scorso, in carcere, la visita della dottoressa Antonella Fontana, dell’ambasciata d’Italia, e poi quella dell’ambasciatore d’Italia il 24 dicembre: “mi hanno trasmesso tanto calore – commenta il forzista – e una incredibile carica di energia”. “Essere rinchiuso in un carcere di uno Stato dove non hai né amici né parenti è difficile, ma poi ti trovi il tuo Paese, la tua ambasciata, che silenziosamente fa un lavoro straordinario”.

Massimo invia i suoi saluti a sua moglie, ai suoi figli e a sua madre: “purtroppo anche loro per questa stupida situazione stanno passando momenti non belli...”. Saluti anche per il nostro direttore, che conosce Romagnoli da una decina d’anni: “Ricky, ti abbraccio forte e un saluto alla tua cara signora”. E poi ancora gli auguri di buone feste inviati agli amici.

ItaliaChiamaItalia non si fermerà. Continuerà a indagare, a scavare, a fare domande, a volere vederci chiaro. Lo facciamo per Romagnoli come lo abbiamo fatto in altri casi simili.

Dopo il nostro appello, alcuni parlamentari si sono mossi e nei prossimi giorni potrebbero esserci novità. Si è mosso anche Vincenzo Nicosia, presidente dell’associazione Sicilia in Europa. Ancora fermo il CGIE, il Consiglio Generale degli italiani all’estero, di cui Massimo Romagnoli fa parte: silenzio assoluto da parte dei vari consiglieri, silenzio assoluto sulla vicenda da parte del segretario generale del “parlamentino” degli italiani nel mondo. A voi ogni commento.

(www.italiachiamaitalia.it)
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redazione@italiachiamaitalia.com

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