Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

SCAFISTI MINORENNI ARRESTATI DOPO LO SBARCO DI 886 MIGRANTI A MESSINA

La Squadra Mobile, con l'acquisizione di testimonianze e riscontri, ha identificato e sottoporre a fermo tre scafisti, traghettatori di una parte degli 886 migranti, il diciottenne Job Musa e due sedicenti minori, tutti cittadini del Gambia, ritenuti responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Messina, 27/12/2014 - Sono tre gli scafisti individuati ed arrestati ieri dalla Polizia a poche ore dallo sbarco di migranti in città, provenienti dall’Africa Centrale, che, dopo essere stati soccorsi in acque internazionali da quattro diverse imbarcazioni e successivamente trasbordati sulla nave della Marina Militare “Etna”, hanno raggiunto il molo Colapesce. L’attività investigativa avviata dagli agenti della Squadra Mobile, con acquisizione di testimonianze e riscontri, ha permesso di identificare e sottoporre a fermo di P.G. tre scafisti, traghettatori di una parte degli 886 migranti, un diciottenne, Job Musa, e due sedicenti minori, tutti cittadini del Gambia, ritenuti responsabili del reato favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.


I migranti hanno raccontato le fasi che hanno preceduto il viaggio indicando il diciottenne quale timoniere dell’imbarcazione e i due minori quali addetti alla distribuzione dei viveri.
In particolare, l’attività investigativa espletata ha permesso di stabilire che i profughi, dopo aver pagato una somma pro capite di circa 900 dinari libici, sono partiti dalla costa di Tripoli.
Il diciottenne Job Musa, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, è stato associato presso la locale Casa Circondariale.

Gli altri due minori sono stati tradotti presso questo centro di prima accoglienza a disposizione dell’A.G.

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