Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SCIOPERO GENERALE: DECINE DI MIGLIAIA IN PIAZZA IN SICILIA, 10 LE MANIFESTAZIONI

Palermo, 12 dicembre 2014 - Piazze piene in Sicilia per lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Secondo le stime degli organizzatori al corteo di Palermo hanno partecipato 15 mila persone, 5 mila a Catania, 5 mila a Messina, 5 mila ad Agrigento, 3 mila a Siracusa , 2000 a Ragusa, 100 a Caltagirone, 2 mila a Trapani, 2.500 a Caltanissetta, 800 a Enna. Nei cortei gli striscioni delle varie categorie e delle realtà aziendali in crisi. Ed anche gli studenti e i giovani della Cgil con gli ombrelli bucati per dire che “il Jobs act fa acqua da tutte le parti e in Sicilia anche il Piano giovani e la Garanzia giovani”. “Dalla Sicilia- dice il segretario generale regionale, Michele Pagliaro- viene una forte richiesta di cambiamento: nuove politiche economiche e del lavoro, una seria politica per il Mezzogiorno per rimettere in moto il paese e dare speranza a futuro a tutti a partire dalle giovani generazioni”.

Il 70% di adesione allo sciopero nel settore privato, il 30% in quello pubblico, il 20% circa nei servizi: sono le stime della Cgil Sicilia sulla partecipazione nell’isola allo sciopero generale. Il sindacato sta esaminando in queste ore i dati di un campione di posti di lavoro. Queste alcune delle aziende comprese nel campione, con i relativi dati: al Cantiere navale di Palermo ha incrociato le braccia l’80% dei lavoratori e il 60% dell’indotto. Nell’azienda edile Atigroup il 100%. Al cantiere della metropolitana di Catania lo sciopero ha coinvolto l’80% dei lavoratori, alle miniere Italkali (Petralia) il 60%. Alle imposte dirette di Catania il 20%. Alla Latte Sole di Catania l’adesione è stata del 50%, alla Galbani del 100%, nell’industria alimentare Castiglione del 79,1%. Nell’associazione regionale allevatori l’adesione allo sciopero è stato del 55,7%. “Il segnale dal mondo del lavoro siciliano- dice il segretario regionale d’organizzazione Saverio Piccione- mi pare inequivocabile: il governo ne prenda atto e modifichi le sue politiche”.


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