Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

STIPENDI DEPUTATI ARS: MUSUMECI, ABROGHIAMO LA LEGGE 44, DA MEZZO SECOLO SIMBOLO DI PRIVILEGIO

Palermo, 03/12/2014 - "Sia chiaro: la legge 44 è il simbolo di uno status di privilegio che tutte le forze politiche si diedero ed hanno mantenuto in vita per quasi mezzo secolo. Quella legge, votata alla vigilia del Natale 1965, in appena cinque minuti, senza dibattito in aula e con una relazione dei proponenti di sole venti parole, oggi costituisce il retaggio di un privilegio che fa a pugni con l'uso largamente irresponsabile che si è fatto dell'autonomia regionale". Lo afferma l'esponente dell'opposizione Nello Musumeci. "Certo, sul piano operativo l'aggancio col Senato è stato superato in quest'ultimo anno, anche grazie alla sensibilità del presidente dell'Ars Ardizzone, ma quella legge va cancellata e sostituita, se si vuole anche nella forma testimoniare una inversione di tendenza del nostro parlamento."
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"Abbiamo l'impressione che tra il mutuo di due miliardi che la Regione vuole contrarre per pagare i debiti fino al 2011 e l'allontanamento del ragioniere generale Mariano Pisciotta, ci sia una stretta correlazione". Lo affermano i deputati di Lista Musumeci Nello Musumeci e Gino Ioppolo. "Pare infatti che Pisciotta si sia rifiutato di firmare provvedimenti di spesa - hanno sostenuto - nonostante le pressioni del governo che, per pagare debiti, non trova nulla di meglio che contrarne di nuovi. Esattamente come fa un'azienda sull'orlo del fallimento".

"Esprimiamo la nostra solidarietà all'ex ragioniere generale e siamo contrari ad un ulteriore mutuo - hanno aggiunto Ioppolo e Musumeci - dopo quello già stipulato nel maggio dello scorso anno, perchè indebita ancora di più i siciliani per i prossimi trent'anni mentre il governatore Crocetta assiste passivamente agli ulteriori tagli del governo centrale e al prelievo fiscale selvaggio ai danni dell'isola".



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