Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

TOTÒ CUFFARO, LETTERA APERTA ALL’EX GOVERNATORE: “NON DIMENTICHEREMO MAI LE SUE BATTAGLIE”

Lettera aperta all’ex governatore di Sicilia Totò Cuffaro da parte del Centro Studi Politico, Sociale ed economico: “Questa lettera non potrà mai lenire le sofferenze che il distacco forzato di un figlio da una madre o un padre dai propri figli è costretto a patire, ma sicuramente potrà servire a farle comprendere che in Sicilia ed a Messina c’è chi realmente a creduto in Lei”

[22/12/2014] - Ill.mo Presidente, cogliamo da notizia di stampa, la decisione del Giudice di proibirle di poter rivedere sua madre con la discutibile motivazione che “lei, malata di Alzheimer, non lo riconoscerebbe”. Senza entrare nel merito delle motivazioni che l’hanno condotta a subire la condanna che diligentemente sta scontando, non possiamo però come libero movimento di ispirazione democratica, soprattutto in questo periodo natalizio, che rimanere straniti dalla violenta decisione presa nei suoi confronti, uomo che, al di là di ogni colpa, ha saputo accettare il verdetto di un Tribunale, consegnandosi alle Autorità per scontare la propria pena e rinunziando alle opportunità di difesa che il suo ruolo parlamentare Le avrebbe consentito.

Veda Presidente, noi giovani democratici siciliani non potremo mai dimenticare, al di là delle colpe emerse processualmente, un uomo che non ha mai fatto mancare la propria attenzione alle diverse province siciliane, presenziando costantemente durante i Suoi mandati di Governatore della Regione Siciliana, non solo durante le diverse manifestazioni istituzionali e religiose, ma anche semplicemente per stare vicino alla propria gente e comprendere e capire le vere esigenze della nostra martoriata terra.

Sicuramente qualcuno, neo puritano e giustizialista, potrà anche scandalizzarsi per questa missiva ma Le assicuriamo che per noi conta poco, anche perché chi scrive e lo fa per conto di un Movimento Libero ed Indipendentista, ha ricoperto più volte ruolo istituzionale provinciale ed è proprio la personale esperienza di Consigliere Provinciale e l’opportunità di averla ascoltata, vista agire ed assistito alla sua azione politica ed amministrativa, che oggi porta me, ma le assicuro buona parte dei siciliani, a rimpiangere la democrazia ed il rispetto che Lei ha avuto nei confronti delle diverse tematiche che affliggono la nostra Sicilia e soprattutto i siciliani.

Questa lettera non potrà mai lenire le sofferenze che il distacco forzato di un figlio da una madre o un padre dai propri figli è costretto a patire, ma sicuramente potrà servire a farle comprendere che in Sicilia ed a Messina, terra delle convenienze e dei compromessi, c’è chi realmente a creduto in Lei e nella sua grande opera di difesa dei diritti dei siciliani, al cospetto di successori che sulla scia di una demagogica e populistica pseudo politica antimafia, hanno solo saputo gettare discredito su tutti i siciliani, devastando quei settori di fondamentale importanza che i suoi Governi avevano saputo lanciare e rilanciare, tra tutti la cooperazione, l’internazionalizzazione e l’incentivazione alle piccole e medie imprese.

Messina ed i messinesi non dimenticheranno mai, soprattutto oggi, allo stremo per responsabilità oggettiva di una classe politica inadeguata ed indefinita, l’ultimo vero Governatore della Regione Siciliana e l’ultimo uomo politico che non si è mai sottratto alle proprie responsabilità amministrative dando sempre conforto e risposte concrete alla nostra provincia.

Non dimenticheremo mai le battaglie fatte per salvaguardare i lavoratori e cercare di dare risposte ai disoccupati, di contro all’attuale Governo oramai nei guinness nazionali per le migliaia di disoccupati che ha creato e l’incapacità congenita di saper dare risposte alla gente.

Verrebbe oltremodo semplice dirLe che Lei sta pagando per tutti e lo sta facendo con grande dignità, questo è fatto assodato e risaputo, ma la nostra missiva ha un ben diverso obbiettivo che è quello di rivolgere a Lei la nostra vicinanza per l’ingiusta decisione di non permetterLe di vedere Sua madre, di non poter stare accanto a chi Le ha donato la vita ed indicato la via, ma anche per cercare di smuovere le coscienze pubbliche in una seria ed opportuna riflessione su quello che oggi principi fondanti e costituenti la nostra Repubblica, quali la democrazia e la libertà, valgono alla luce di decisioni politiche, amministrative e giudiziarie che ci lasciano sempre più perplessi.

Presidente forse qualche suo amico politico o di partito l’avrà pure dimenticato o rinnegato, scordandosi dell’amico Totò, ma Le assicuriamo che la Sicilia ed i siciliani che amano la repubblica, la democrazia, la nostra Regione e la propria terra, non potranno dimenticare ciò di buono che Lei, l’ultimo vero Presidente della Regione Siciliana, ha fatto per farci sentire meno isolati e più italiani.

Buon Natale Presidente.

Messina lì, 22 dicembre 2014

Il Capo Gruppo M.L.I.
Roberto Cerreti

Commenti