Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CONSORZIO “TINDARI-NEBRODI” DI PATTI: NON ANCORA LIQUIDATE LE 12 SPETTANZE ARRETRATE AI LAVORATORI-CONTRATTISTI

Spettanze arretrate ai 14 lavoratori contrattisti del Consorzio “Tindari-Nebrodi” di Patti
Non ancora liquidate le dodici spettanze arretrate ai lavoratori-contrattisti
Patti (Me), 29/01/2015 - E' inspiegabile quanto sta accadendo ai 14 lavoratori-contrattisti del Consorzio Intercomunale “Tindari-Nebrodi” di Patti. Nonostante a più riprese sia stato
annunciato, sia dai responsabili del Consorzio, quanto da quelli della Regione,
il superamento di tutti gli ostacoli amministrativi e burocratici che hanno impedito di percepire le loro spettanze regolarmente – mese dopo mese – nel
2014, a tutt'oggi non è stato liquidato nulla.

Tutte le rassicurazioni e le promesse sono finite regolarmente nel vuoto, così
come le dichiarazioni rilasciate nel dicembre 2014, quando, con troppa enfasi,
era stata ribadita la conclusione positiva della vertenza e che gli stipendi, se non
fossero stati pagati da subito, lo sarebbero stati dopo il 10 gennaio 2015.
E invece non è accaduto nulla e a tutt'ora si susseguono i contatti, sia con i
vertici del Consorzio, sia con i responsabili degli uffici regionali, per
comprendere il perchè di questo stallo.

In ogni caso – è bene ricordarlo - quello che è accaduto e sta accadendo in
questo momento, è perfettamente in linea con la gestione assurda di una
vertenza – a tutti i livelli - che avrebbe dovuto concludersi da tempo, senza
avere “strascichi” alla fine dell'anno, quando, quasi in contemporanea, i
deputati sono stati impegnati nell'approvazione dell'esercizio provvisorio.
E, poichè adesso le spettanze arretrate sono salite a tredici, tra il comprensibile
stato di prostrazione dei lavoratori e delle loro famiglie ed il tam tam di
richieste che finiscono regolarmente nel vuoto, si richiede per l'ennesima volta
di procedere con urgenza alla liquidazione delle spettanze arretrate, nella
speranza che quanto accaduto nel 2014 non si ripeta anche nell'anno in corso.
Il diritto alla retribuzione mensile dei lavoratori, seppure a tempo determinato,
sono garantiti dalle vigenti norme di riferimento.

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