Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIUSEPPE FIORELLO INAUGURA LA STAGIONE DI PROSA DEL VITTORIO EMANUELE DI MESSINA CON "PENSO CHE UN SOGNO COSÌ..."

Sarà Giuseppe Fiorello ad inaugurare il nuovo anno della Stagione di Prosa del teatro Vittorio Emanuele di Messina. Da mercoledì 7 gennaio alle 21, con repliche sino a domenica 11 in scena "Penso che un sogno così...", di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni, musicisti Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma, regia Giampiero Solari, una produzione Nuovo Teatro e Ibla Film. Da mercoledì a sabato, spettacolo ore 21, domenica ore 17,30

Messina, 05/01/2015 - È stato dirompente l’incontro fra Giuseppe Fiorello e Domenico Modugno sbocciato nel trionfo della miniserie televisiva Volare – La grande storia di Domenico Modugno. Due personalità che continueranno in qualche modo a “parlarsi” anche sui maggiori palcoscenici italiani, che in questa stagione ospiteranno “Penso che un sogno così”… uno show di parole, canzoni e naturalmente di musica dal vivo, concepito come «(…) un semplice omaggio personale e affettuoso – scrive Giuseppe Fiorello – ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica. Ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì, sarà anche l’occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice».

Attore versatile, di elegante e intensa espressività, Giuseppe Fiorello giunge al teatro forte di impeccabili prove cinematografiche e televisive, che lo hanno visto collaborare con registi di primo livello: da Giuseppe Tornatore per Baarìa a Roberta Torre per Baci mai dati, dal Ferzan Ozpetek di “Magnifica presenza” a Vittorio Moroni in “Se chiudo gli occhi non sono più qui”. E proprio Vittorio Moroni sarà al fianco di Giuseppe Fiorello nella nuova avventura teatrale di cui firmano “a quattro mani” il testo: «Quando Giuseppe mi ha chiamato per chiedermi se mi andava di avventurarmi con lui in questo progetto, ho pensato che sì, ne avevo proprio voglia, per due ragioni» ha dichiarato l’autore.

«La prima è che avevo appena terminato le riprese di “Se chiudo gli occhi non sono più qui”, il mio film dove ho avuto il privilegio di dirigere Giuseppe e la conferma di quale attore eclettico e capace lui sia. La seconda è che, sentendolo parlare di Modugno, durante le riprese, ho avuto la sensazione che avesse incontrato “Il Suo personaggio”, una sorta di alter ego con cui fare i conti, misurarsi, da cui attingere energia, slancio, con cui scambiare bellezza e ispirazione. Come se, nonostante la distanza temporale, fosse nato tra Beppe e Mimmo un fraterno sotterraneo dialogo».

Un dialogo appassionato da cui traspariranno di certo – assieme al carisma e al talento dell’interprete sul palco – la forza innovativa e coraggiosa di Modugno, la sua modernità, la generosità, il fascino travolgente e intramontabile del suo stile. Ad orchestrare una materia artistica e umana tanto ricca, è stato chiamato un regista di assoluta competenza e fantasia, attento ai linguaggi più contemporanei, come Giampiero Solari che alterna un’intensa attività teatrale a quella di autore e regista televisivo.

«Modugno per me non è stato solo una storia da raccontare o un personaggio da interpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me. In questo spettacolo salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi».

Giuseppe Fiorello
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PENSO CHE UN SOGNO COSI'...
di: Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni
musicisti: Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma
regia: Giampiero Solari
produzione: Nuovo Teatro e Ibla Film
interpreti: Giuseppe Fiorello
Durata spettacolo: 1 ora e 55 minuti senza intervallo

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