Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PINO DANIELE E' MORTO STANOTTE DI INFARTO ALL'ETA' DI 59 ANNI

Pino Daniele avrebbe compiuto 60 anni il prossimo 19 marzo. La figlia Sara ha fatto sapere che il cantautore è morto in seguito ad un malore nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 gennaio. Il malore lo ha colto nella sua casa di campagna in Toscana. Inutile la corsa in ambulanza verso l'ospedale. Era stato protagonista del sesto appuntamento di “Canzone”, su Rai1, nella puntata dal titolo “Nero a Metà”, andata in onda martedì 30 dicembre dalle ore 22.40

05/01/2015 - E' morto questa notte il grande cantautore napoletano Pino Daniele. Tra i primi a diffondere la notizia attraverso i social network i colleghi cantautori e artisti Eros Ramazzotti, Fiorella Mannoja e i Negramaro. Quindi la figlia Sara ha reso noto che la morte del padre è stata conseguenza di un infarto che lo ha colto intorno alle 2.30 della notte nella sua casa di campagna, in Toscana. Da lì la disperata corsa in ospedale che però non è servita a salvargli la vita: l'infarto lo ha stroncato. "E' un momento terribile questo per noi", ha detto la figlia Sara.
Le giurie del Premio Mediterraneo - considerato, con il Premio Nobel, tra i più importanti al mondo e che ha visto tra i premiati personalità quali i premi Nobel Shirine Ebadi, Naguib Mahfouz; Capi di Stato e di Governo quali Hussein di Giordania, Recep Tayyp Erdogan, Anibal Cavaco Silva, Nicola Sarkozy - hanno assegnato a PINO DANIELE il “PREMIO MEDITERRANEO ARTE E CREATIVITÀ 2014”.
Giuseppe Daniele, detto Pino è nato a Napoli il 19 marzo 1955. Dopo il diploma di ragioniere diede inizio alla sua carriera artistica con il gruppo "Batracomiomachia". Nel 1975 iniziò l'attività di session man, suonando nell'album che Mario Musella registrò per la King di Aurelio Fierro, rimasto inedito fino al 2012. Nel 1976 entrò a far parte, come bassista, dei Napoli Centrale. Qui l'incontro con James Senese.

Ancora in quell'anno Claudio Poggi, produttore discografico della EMI Italiana, decide di seguire discograficamente Pino. Terra mia fu l'album d'esordio del 1977 nel quale vengono recuperati i brani del precedente singolo, denota il profondo legame del cantautore con la tradizione partenopea e mediterranea sia per le musiche che per i testi, i quali ricordano, talvolta, canti e usanze popolari tipicamente napoletane.
Pino Daniele aveva era stato visto di recente su RAI in una trasmissione andata in onda Martedì 30 dicembre in seconda serata, “Nero a metà”, sesto appuntamento di “CANZONE”, speciale dedicato alla grande musica italiana. 
La puntata, intitolata PINO DANIELE “Nero a Metà”, in onda martedì 30 dicembre alle ore 22.40, è stata un’ora di racconto tra musica e parole con cui il cantautore e musicista svela come è nato “NERO A METÀ” (1980), l’album della consacrazione per Pino Daniele, simbolo di quel sound inconfondibile, tra sonorità blues, rock, jazz e l’immancabile tradizione napoletana, che è diventato il suo marchio di fabbrica in Italia e all’estero. Protagoniste le canzoni più belle di Pino, da “Quanno chiove”, al brano che dichiara la sua passione di sempre, “A me me piace 'o blues”, da “I Say I' Sto Ccà” a “Nun me scuccià”: grandi classici che all’epoca definirono un nuovo stile musicale e che ancora oggi risultano di sorprendente freschezza.

Ad aneddoti e racconti inediti dell’artista sulle sue tante collaborazioni con i grandi della musica italiana e internazionale, si alterneranno le immagini della data di “NERO A METÀ” tenuta il 13 dicembre scorso a Roma. Una serie di concerti che ha visto Pino Daniele salire sul palco delle principali città italiane con uno spettacolo che racchiude tutta la sua storia musicale e l’identità di suono che ha caratterizzato il suo percorso artistico. Insieme a Pino la band composta dai musicisti che parteciparono alle registrazioni dello storico album “NERO A METÀ”: Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano, tastiere ed organo) e Rosario Jermano (percussioni), gli amici Rino Zurzolo (contrabbasso) ed Elisabetta Serio (piano) e con la partecipazione straordinaria di due musicisti che hanno arricchito e stimolato il percorso artistico di Pino: Tullio De Piscopo alla batteria e James Senese al sax.

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