Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PIU' CULTURA, MENO PAURA, PERCHÉ IL MIGLIORE ALLEATO DELLA VIOLENZA È L’IGNORANZA

Oggi, 14 gennaio, per tutta la giornata Radio3 Rai offrirà spazi per confrontare risposte a diverse domande con un hashtag che sintetizza la profonda convinzione che il migliore alleato della violenza è l’ignoranza, il più grande contributo alla convivenza è la conoscenza #piùculturamenopaura.
Il percorso musicale della giornata sarà composto da brani oggetto di censura o di altre forme di rifiuto
14/01/2015 - A una settimana dal primo attentato a Parigi, oggi mercoledì 14 gennaio, a Radio3 una giornata interamente dedicata a ricordare, capire, comunicare. La conoscenza, il pensiero, la musica contro l’orrore. Una giorna
ta intera con edizioni speciali del GR3 e una serie di trasmissioni in cui Radio3 proporrà le voci di studiosi, artisti e intellettuali sulle questioni profonde sollevate dai fatti di Parigi.

Cosa ci resta, oltre alle sensazioni di orrore per il sangue sparso e di solidarietà con le persone e la città vittima delle aggressioni? Qualche certezza e una serie di domande. La complessità di un mondo in cui si intrecciano crisi di tipo diverso richiede infatti idee nuove, pensieri liberi, coraggio intellettuale e morale. Ma come difendere e comunicare meglio i valori di civiltà sotto attacco? Come evitare di annacquarli per paura o di usarli come un’arma di esclusione? Fin dove può arrivare la critica e la libertà di espressione quando feriscono sensibilità e idee diverse dalla nostra? Sono solo alcune delle questioni che hanno affollato in questi giorni i fili diretti con gli ascoltatori come anche le accese discussioni sui social network.

Radio3 per tutta la giornata offrirà spazi per confrontare risposte diverse a queste fondamentali domande con un hashtag che sintetizza la nostra profonda convinzione che il migliore alleato della violenza è l’ignoranza, il più grande contributo alla convivenza è la conoscenza #piùculturamenopaura.
Questi alcuni dei contenuti delle singole trasmissioni: Il percorso musicale della giornata sarà composto da brani oggetto di censura o di altre forme di rifiuto.

ore 6.00 - Qui comincia, la storia di Charlie Hebdo, la questione della satira in Francia e nel mondo.

ore 9.00 - Pagina 3, come il web ha rappresentato in questi giorni il luogo di dibattito, di confronto e di scontro.

ore 9.30 - Primo movimento, un omaggio musicale alla Francia.

ore 10.00 -Tutta la città ne parla, come conciliare convivenza e sicurezza, la libertà di movimento e la lotta al terrorismo.

ore 11.00 - Radio3 Mondo, chi finanzia i terroristi in Europa e in Africa?

ore 11.30 - Radio3 Scienza, il web nascosto e la scia elettronica del terrorismo.

ore 15.00 – Fahrenheit, la questione dei valori, la loro difesa, la loro contestazione. Il vocabolario del terrore e della resistenza: le parole vecchie e nuove di questa settimana. L’islam e le donne. L’istruzione come arma contro i fondamentalismi.

ore 21.00 - Radio3 Suite, la storia e il racconto delle ragioni che hanno portato nel corso dei secoli alla censura di brani e intere opere musicali.

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