Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PRECARI: LISTA MUSUMECI, TEMPI MATURI PER STABILIZZARE I LAVORATORI IRSAP

Palermo, 15/01/2015 - Un'interpellanza urgente è stata presentata dai deputati regionali Gino Ioppolo e Nello Musumeci (Lista Musumeci) per chiedere al Presidente della Regione e all’Assessore alle Attività Produttive la stabilizzazione dei dipendenti dell'Irsap (ex Consorzi area sviluppo industriale).
“Si tratta di trentacinque persone in tutta la Sicilia - sottolineano Ioppolo e Musumeci- per le quali nei giorni scorsi è stata disposta l’ennesima proroga contrattuale che, tuttavia, non risolve definitivamente il problema del precariato”.

“Se sono state reperite le risorse finanziarie per prorogare i contratti a questi lavoratori - osservano i deputati - si possono destinare anche alla loro stabilizzazione. Segnaliamo il paradosso dei sette precari dell’ex consorzio Asi di Caltagirone per i quali, dopo vent’anni di servizio furono adottate, nel 2011, due delibere per procedere alla stabilizzazione, di fatto mai avvenuta e rimasta lettera morta. Il governo Crocetta eviti che si allunghi la lista di quanti dovrebbero chiedere scusa per avere costretto questi lavoratori precari, ad una attesa estenuante e che sembra non avere fine".



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