Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

UFO E CIA: SI SPIEGANO COSI' PURE GLI UFO A CARONIA, ETNA E TREMONZELLI?

Caronia (Me), 02/01/2015 - La Cia ha reso noto che gli Ufo (o oggetti volanti ritenuti tali) avvistati tra gli anni '50 e'60 altro non erano se non test segreti dell'intelligence americana, come ha svelato dalla stessa agenzia, con riferimento ai test compiuti degli aerei spia U-2. Su Twitter (account ufficiale), la Cia scrive: "Negli anni Cinquanta siamo stati noi. In quegli anni la maggior parte degli aerei commerciali volava a 20mila piedi e quelli militari a 40mila piedi di altezza". L'aereo utilizzato per i test dalla Cia era capace di volare a 70mila piedi, altitudine a quell'epoca ritenuta impossibile da raggiungere per gli umani.

Il rapporto fa parte dei documenti declassificati nel 2013 che rivelarono l'esistenza della famosa Area 51 nel Nevada, la base top-secret militare dove venivano fatti vari test: "Quando gli U-2 presero a volare al di sopra dei 60mila piedi, i controllori del traffico aereo iniziarono a ricevere testimonianze dell'avvistamento di Ufo". La Cia fece un controllo incrociato con le segnalazioni e i suoi registri di volo, ma quando capì che si trattava degli aerei spia U-2 mantenne il silenzio, come viene sottolineato nel documento in questione.

Già nel 2009, uno stranissimo oggetto volante venne 'fotografato' a Messina. L’oggetto venne ripreso la sera del 18 dicembre 2009, poco prima di mezzanotte. Il testimone riferì di avere fotografato una “luce” che si muoveva lentamente verso sud. L’avvistamento ebbe la durata di 6/8 minuti. Avvistamenti a ripetizione a Messina e sullo Stretto, una via di normale comunicazione e canale di transito di ovni e ‘oggetti scintillanti’ non meglio identificati.

Il 7 ago 2009 in una intervista si parlò di  Ufo sull'Etna, cratere sud-est, dopo essere stato avvistato uno strano oggetto volante, che sostava sopra la bocca principale del vulcano!

Nel settembre 2010 si vociferò di 'cose misteriose' dentro la galleria autostradale di Tremonzelli, in provincia di Palermo, dove poteri oscuri facevano spegnere i motori delle automobili che improvvisamente perdevano il controllo.

Il 23 ago 2014 giornata di indagini, interviste e rilievi a Canneto di Caronia a cura dell'Associazione Culturale Nuovo Millennio (UFO Hunter Italia), con  Nino Pezzino, Gabriele Lombardo, Eugenio Martucci e gli UFO Hunter Italia... Ma qua, a Caronia, la faccenda è ben più vecchia nel tempo.

Su Caronia, Flavio Vanetti in un articolo raccontò degli strani episodi di Canneto di Caronia: incendi 'spontanei' nelle case, nella vegetazione, flussi anomali di energia elettromagnetica, avvistamenti di Ovni. "Pare infatti che entro un periodo ragionevole di tempo (a occhio e croce entro la fine del 2009) verranno ripristinati quei monitoraggi che un paio di anni fa erano stati sospesi creando una tipica situazione all'italiana", scrive Vanetti.

"La realtà, comunque, è che tutta la popolazione di Caronia e della sua frazione sul mare, Canneto appunto, non ci sta a lasciar cadere le cose. "I sensori continuano a provare l'esistenza di qualcosa di anomalo: entrano in azione spesso e volentieri. Il problema è che manca la quadratura del cerchio, ovvero l'apparecchio che metabolizza i dati. C'è, ma è disattivato in un magazzino". Altri fenomeni strani si sono verificati, oltre ai passaggi in cielo di oggetti non identificati, quasi sempre correlati con gli episodi, quasi fossero una sorta di "valore aggiunto". "E fosse solo questo... - sottolineano ancora i rappresentanti che si battono per la tutela dei cittadini -: ci sono stati altri incendi inspiegabili di sterpaglie, esplosioni di lampade. E a un ragazzo si sono squagliate le scarpe che indossava..." Senza dimenticare che chi prova a fotografare gli Ovni si ritrova nel giro di qualche minuto, non si sa perché, con delle bruciature alle mani (esistono documenti del Pronto Soccorso che certificano le ferite). "Una verità noi la vogliamo. Qualunque essa sia": la rabbia del popolo forse prima o poi avrà soddisfazione."

Ma una "verità" sembrò venire fuori enll'ottobre 2014 a Canneto di Caronia con un indagato: un giovane di 25 anni, Nino Pezzino, su di lui si sono appuntati i sospetti “per i reati di incendio e danneggiamento seguito da incendio continuati, relativi a diversi episodi incendiari connessi fra loro e commessi nella frazione di Canneto di Caronia”.
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Ottobre 2014: I roghi di Caronia avrebbero ora un colpevole, un giovane di 25 anni, nato e cresciuto là dove gli incendi hanno avuto inizio: nel 2004, dieci anni addietro. Televisori accartocciati dal fuoco improvviso, cellulari molto spesso fuori uso, elettrodomestici in fiamme seppure scollegati dalle prese di corrente, materassi fumanti, avvolti da incendi che mandano in combustione solo l’interno”.

Dieci anni di misteri e di ipotesi: ufo, campi elettromagnetici, esperimenti militari. E' certo è che a Canneto di Caronia i campi elettromagnetici sembrano 'soffrire' di parossistici sbalzi, ma solo a partire dal 2004. Sfollati, abitanti che si rifiutano di tornare a dormire in casa; istituzioni civili e militari; fondi impegnati nella ricerca scientifica in zona i cui risultati sono stati (e sono rimasti) fumosi quanto gli incendi del mistero.
Milena Gabanelli a Report, nella puntata intitolata “Investigatori del mistero” del 14 marzo 2010, a cura di Giuliano Marrucci, fece riferimento ai debunkers, coloro che per mestiere fanno gli smascheratori di bufale. Report in sostanza negò la "spontaneità" dei roghi di Caronia che dal 2004 causano danni economici e stress agli abitanti di canneto. Ma il servizio d’inchiesta fu giudicato da molti “troppo leggero” e la stessa Gabanelli fu costretta a leggere in diretta (nella puntata del 18 aprile 2010) una nota e a mostrare i numerosi rotoli di carta igienica che erano pervenuti in redazione assieme a lettere tutte uguali, tutte firmate e recanti un messaggio.

Un giovane di 25 anni, Nino Pezzino, che all’epoca in cui cominciarono i ‘misteri di caronia’, con incendi e strani fenomeni di combustione ed esplosione improvvisa ed inspiegabile perfino per la scienza, ne aveva 15. Eppure sarebbe lui l’indagato n. 1, colui su cui si appuntano ora i sospetti “per i reati di incendio e danneggiamento seguito da incendio continuati, relativi a diversi episodi incendiari connessi fra loro e commessi, fra il 20 luglio 2014 ed il 08 ottobre 2014, nella frazione di Canneto di Caronia”.

E le indagini, a questo punto, dovrebbero dirsi appena all’inizio. Gli inquirenti infatti sarebbero impegnati nelle perquisizioni per “individuare (altri) strumenti atti ad appiccare con rapidità il fuoco, dispositivi generatori di combustione e altre cose pertinenti ai reati per i quali si procede”, come si legge nel dispaccio inviato alla stampa dal Comando Provinciale dei carabinieri di Messina.
“Le attività odierne – scrivono ancora i CC - si stagliano nel contesto di un’indagine per la quale gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo”.

Così Canneto di Caronia e gli UFO, le varie supposizioni di carattere scientifico, esoterico, magico, militare. I segreti di Caronia legati ad esperimenti militari in territorio italiano in grado di causare terremoti; Alieni, incontri ravvicinati, svanirebbero come d’incanto. A Caronia gli oggetti prendono fuoco perché un giovane di 25 anni, piromane dalla nascita, avrebbe sconvolto Caronia e il mondo intero brandendo accendini e diavolerie non ancora del tutto indagate, ma capaci di procurare strani e invisibili incendi, se non dopo che la scintilla è scoccata.
Calogero Beringheli, sindaco di Caronia, appresa la notizia che il giovane sarebbe indagato essendo ritenuto l'autore di alcuni degli incendi inspiegabili di Canneto di Caronia ha alzato le braccia per lo sconforto: "Non voglio credere che sia uno dei residenti il colpevole dei roghi, spero che le indagini continuino e facciano chiarezza". Calogero Beringheli, sindaco di Caronia, si è detto "convinto che Nino Pezzino dimostrerà la sua estraneità ai fatti". "Comunque io stesso, insieme a rappresentanti di forze dell'ordine e giornalisti di tv nazionali, ho visto oggetti prendere fuoco dal nulla. A breve ci sarà un tavolo tecnico a Roma e spero che si vada avanti per studiare questi fenomeni che si ripetono da diversi anni e non sono imputabili a un piromane. Auspico che le istituzioni vadano avanti e studino con la giusta attenzione tutte le possibilità non facendosi influenzare da alcuni episodi".

Il Ministro Angelino Alfano - intanto - ha incontrato nei giorni scorsi presso la Prefettura di Palermo il Sindaco del Comune di Caronia, Rino Beringheli, per prendere in considerazione la situazione di Canneto di Caronia, la recrudescenza di fenomeni incendiari e i misteri, accogliendo la richiesta di un presidio permanente dei Vigili del Fuoco in quell'aria marina di Caronia dove ora, assieme ai VVFF si aggirano indagatori i Carabinieri, in cerca di ulteriori indizi che confermino o smentiscano quanto sembra sia venuto alla luce negli ultimi giorni. E la notifica di un avviso di garanzia ne sarebbe l'esito giudiziario: la verita?

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