Assegno Unico Universale: 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE: nei primi due mesi del 2025 erogati 3,3 miliardi euro, con riferimento a 9,5 milioni di figli e 6 milioni di nuclei familiari Roma, 16 aprile 2025 - Nei primi due mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 3,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – febbraio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.  Sono 5.986.678 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.468.053 figli: l’importo medio per figlio a febbraio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 175 €, e va da circa 58 € per chi non presenta ISEE o ...

VIADOTTO “SCORCIAVACCHE”, CIUCCI ASCOLTATO IN SENATO: “ERRORE GRAVE, MA NESSUN CROLLO”

Il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, ha tenuto oggi, 14 gennaio, un’audizione presso la 8ª Commissione (Lavori Pubblici, Comunicazioni) del Senato, sul tema del “Cedimento del viadotto Scorciavacche lungo la statale 121 “Catanese”. Ciucci ha ricostruito la vicenda a partire dalla chiusura del tratto stradale, avvenuta lo scorso 30 dicembre. Il Presidente dell’Anas ha ribadito che la decisione “ha impedito che l’evoluzione dell’anomalo cedimento del piano viabile potesse determinare un rischio per la circolazione”

Roma, 14 gennaio 2015 – Nel corso del suo intervento Ciucci ha descritto il progetto complessivo di ammodernamento dell’asse viario tra Palermo e Agrigento, che si compone della SS 121 “Catanese” e parte della SS 189 “della Valle del Platani”. Il Presidente dell’Anas si è quindi soffermato sul lotto 2 e, in particolare, sull’esecuzione della tratta costruttiva dal km 10+580 al km 12+400: il cosiddetto stralcio “Scorciavacche”, in cui è avvenuto il cedimento del rilevato di accesso al Viadotto Scorciavacche 2.

Errore grave, ma nessun viadotto è crollato
Ciucci ha ricostruito la vicenda a partire dalla chiusura del tratto stradale, avvenuta lo scorso 30 dicembre, quando è stato accertato un avvallamento anomalo nella zona di rilevato di accesso al viadotto. Il Presidente dell’Anas ha ribadito che la decisione, di cui è stata data immediata comunicazione all’utenza, “ha impedito che l’evoluzione dell’anomalo cedimento del piano viabile potesse determinare un rischio per la circolazione”.

“C'è stato un errore grave, un cedimento della rampa di accesso al viadotto”, ha affermato Ciucci, sottolineando che “non può verificarsi né dopo sette giorni né dopo sette anni né mai, ma non c'è stato nessun cedimento del viadotto, alcun crollo”. Inoltre, ha ribadito che il cedimento "potrebbe essere attribuito ad un errore del contraente generale in fase progettuale ovvero ad una non corretta esecuzione della fondazione del rilevato", precisando che “il movimento del rilavato è sostanzialmente verticale e potrebbe essere dovuto ad un cedimento del piano di posa dello stesso".

Gli accertamenti in corso
Ciucci si è quindi soffermato sugli accertamenti in corso, ricordandone le varie fasi fino alla richiesta fatta al Contraente Generale di procedere alla sostituzione del Direttore dei Lavori. L'Anas ha nominato una commissione di indagine già lo scorso 2 gennaio e, successivamente, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha disposto la nomina di una Commissione ispettiva, volta a verificare e analizzare le cause di quanto accaduto, "che opererà in stretta sinergia con la Commissione già nominata dall'Anas: l'attività delle due Commissioni – ha spiegato Ciucci – potrà completarsi non appena sarà consentito l'accesso al cantiere, che è stato posto sotto sequestro".
“Al termine dell’inchiesta e sulla base dei suoi risultati, – ha proseguito – l’Anas proporrà le necessarie azioni legali e procederà al recupero del danno subito, che, per quanto riguarda il ripristino dell’opera, allo stato attuale e da prime stime, sembrerebbe quantificabile in circa 200.000 euro, con un tempo di ripristino di poche settimane. Non resteranno pertanto oneri a carico del bilancio dell’Anas”.
Il Presidente dell’Anas ha poi aggiunto che “rimane impregiudicata in ogni caso la possibilità di ottenere il ristoro di ogni ulteriore danno subito dalla società, compreso quello di immagine".



MM

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