Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ACQUE: LA SICILIA UNICA REGIONE A NON AVERE UN PIANO DI GESTIONE DEI DISTRETTI IDROGRAFICI, A RISCHIO I FINANZIAMENTI DEL PSR 2014-2020

Palermo, 19/02/2015 - La Sicilia è l'unica regione d'Italia a non avere un piano di gestione idrografico, come prevede la direttiva europea 2000/60 che definisce a livello comunitario i principi generali di gestione e di protezione delle acque. Lo rilevano, in un'interpellanza urgente presentata all'Ars i parlamentari di Lista Musumeci Gino Ioppolo (primo firmatario), Nello Musumeci, Santi Formica. "E' inaccettabile che tra febbraio 2013 e aprile 2014 siano stati approvati e pubblicati, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, i piani di gestione di tutti i distretti idrografici d'Italia tranne quello della Sicilia, che non è stato ritenuto valido.

La nostra regione risulta essere così, essere l'unica a non avere ancora il suo strumento di programmazione - dicono i parlamentari. "E' un fatto grave - aggiungono - se si pensa che l'attuale mancanza di pianificazione imposta dalle direttive europee, non consentirà all'isola di finanziare gli investimenti a fini irrigui previsti dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, nè di potere usufruire, di fondi comunitari e nazionali".

"E' urgente dunque che la Regione si doti quanto prima di uno strumento che oltre a metterci in regola rispetto alle direttive Ue, è di grande supporto per l'economia, consente infatti l'utilizzo sostenibile delle risorse idriche, assicura la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e contribuisce a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità".


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