Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

ASMA: PALERMO DIMOSTRA CHE I RAGAZZI LA PRENDONO IN CASA PER GLI ALTI LIVELLI DI BIOSSIDO DI AZOTO

In un quarto delle abitazioni superato il limite dei livelli di biossido di azoto, un inquinante irritante per le vie aeree, sospettato di indurre una maggiore prevalenza di disturbi respiratori negli adolescenti. È il risultato di uno studio dell'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Cnr condotto a Palermo, ma i risultati sono adattabili a tutti i grandi centri urbani. I risultati sono pubblicati su Environmental Research

Roma, 23 febbraio 2015 - È stato appena pubblicato un lavoro dell'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibim-Cnr) sull’inquinamento degli ambienti indoor, che rivela non solo un’alta frequenza di superamento delle soglie stabilite ma anche il nesso con l’insorgenza di patologie respiratorie negli adolescenti. Lo studio ‘Effect of indoor nitrogen dioxide on lung function in urban environment’, svolto in collaborazione con i ricercatori Cnr dell’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione di Pisa e dell'Istituto di analisi dei sistemi ed informatica di Roma, è finanziato dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione Siciliana ed è uscito sulla rivista Environmental Research. I risultati sono stati presentati oggi a Roma, presso il Ministero della salute nel corso del workshop 'Inquinamento atmosferico interno e salute nelle scuole italiane'.

“La valutazione di oltre 300 abitazioni domestiche della città di Palermo ha messo in evidenza come i livelli di biossido di azoto (NO2) superino nel 25% dei casi i limiti (40 µg/m3) indoor definiti dall’Organizzazione mondiale della sanità”, spiega Fabio Cibella dell’Ibim-Cnr. “I livelli più elevati di NO2, un inquinante secondario irritante per le vie aeree e prodotto da qualsiasi processo di combustione in atmosfera, sono stati messi in relazione ad una maggiore prevalenza di disturbi respiratori negli adolescenti. È risultato esposto ad elevate concentrazioni di NO2 nella propria abitazione quasi il 90% dei soggetti asmatici, mentre il 22% dei soggetti allergici ed esposti a elevate concentrazioni di NO2 indoor presentano asma corrente. Anche la funzione respiratoria, misurata mediante spirometria, è risultata peggiore del 15% nei ragazzi esposti a livelli più elevati di NO2 con storia di asma”:
“Questo ancora una volta pone il problema degli effetti dell’inquinamento urbano sulla salute delle fasce di popolazione più suscettibile (bambini, anziani, adulti con preesistente patologia) anche all’interno delle proprie case”, conclude il direttore dell’Ibim-Cnr Giovanni Viegi. “È da notare, nonostante l’NO2 derivi anche da sorgenti specificatamente indoor quali le cucine e le caldaie a gas, che sono proprio le abitazioni delle zone cittadine più centrali e quindi più trafficate a mostrare i livelli maggiori di inquinamento. I nostri dati, che derivano da un sottocampione di una vasta indagine epidemiologica che ha coinvolto negli anni passati oltre duemila adolescenti palermitani, appaiono pertanto utili e adattabili a qualunque realtà urbana italiana analoga”.


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