Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

CAS AUTOSTRADE SICILIANE: CROCETTA INCONTRA LA STAMPA A MESSINA E I PRECARI CHIEDONO RISPOSTE ALLE LORO DOMANDE

Messina, 18/02/2015 - Il Presidente della Regione On. Rosario Crocetta terrà oggi, 18 febbraio 2015 alle ore 11:30, presso gli uffici di Contrada Scoppo (Messina), un incontro con la  stampa per illustrare, assieme al Presidente del Cas - Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, i risultati conseguiti nella gestione del Consorzio Autostradale nel periodo di nomina dell'attuale presidente.

Intanto, attraverso l'ufficio stampa del Cas, il Presidente dott. Rosario Faraci comunica quanto segue: "L’ultimo fatto giudiziario ci conferma la bontà della linea di trasparenza intrapresa e di fermezza tenuta da questa Amministrazione anche se sono convinto che la struttura è sostanzialmente in buona salute. Spetta alla Magistratura – cui manifesto la fiducia mia e del Consorzio - accertare la verità. Nel frattempo il CAS si muoverà come per legge".
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Con un commento su questo blog 'Nebrodi e Dintorni', il 15 febbraio 2015 (12:41), Salvatore Costanzo scrive:

Il mio commento non è disinteressato, sono uno dei circa 200 oramai ex lavoratori trimestrali del CAS;
…perché non provano a spiegare i Signori Presidenti la multa di 8 milioni di euro nel 2010 da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Messina (dietro denuncia sindacale) per l’abuso del ricorso al lavoro straordinario e supplementare (straordinario che il CAS ha pagato più del lavoro ordinario)?

…perché non provano a spiegare tutte le irregolarità a riguardo le assunzioni di personale, trasformazione di contratti part-time a tempo pieno, procedure di mobilità che, come hanno accertato gli Ispettori del Dipartimento della Funzione Pubblica sono in totale incoerenza con le norme che disciplinano il pubblico impiego (verbale Nicolaci del 10/02/2011)

…perché non provano a spiegare come l’amministrazione CAS per sopperire alla grave carenza di organico concorda in sede di conciliazione con il personale part-time l’aumento orario da 88/104 previsto dal contratto vigente (CCNL) a 144 ore mensili e di come, un Giudice del Tribunale del Lavoro, in una sentenza, viene a definire tale “accordo” un “negozio in frode alla legge”;

cosa fanno il Presidente del CAS, l’Assessore alle infrastrutture e mobilità e il Presidente della Regione Sicilia per ripristinare la legalità all’interno del Consorzio Autostrade Siciliane?
Assolutamente niente!

A queste e ad altre domande poste da un GIORNALISTA dovrebbero rispondere i Signori Presidenti in conferenza stampa, come ad altre domande sulle note criticità delle autostrade e il sistema di corruzione che, come dalle cronache regna sovrana nell’Ente.

Anonimo says:
15 febbraio 2015 12:45
...non sono un anonimo, mi chiamo Salvatore Costanzo; ringrazio "Nebrodi e dintorni "per la pubblicazione del mio commento.
cordiali saluti.
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Con un documento inviato alla nostra redazione, un gruppo di lavoratori trimestrali precari del Consorzio Autostrade Siciliane, che si definiscono "tagliati fuori" chiede che "rispondano su questo i Signori Presidenti Crocetta e Faraci".

Oggetto del documento inviatoci è la "vertenza lavoratori trimestrali precari del Consorzio Autostrade Siciliane". Così si legge nel documento:

Il personale precario trimestrale Agenti Tecnici Esattori del Consorzio Autostrade Siciliane è inserito in graduatoria per assunzioni stagionale e part-time approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 102 del 18 marzo 2003, criteri determinati con delibera CAS n.19/AS del 18 novembre 2002, bando di selezione pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia - serie speciale concorsi n.5 del 24/04/2003;
Questo è l’unico strumento aziendale che ha regolato le assunzioni temporanee e definitive dei lavoratori precari così come accade per tutte le società nazionali concessionarie di autostrade.
Da questa graduatoria, a seguito dell’approvazione della Pianta Organica, con deliberazione CAS n.49/Comm del 12/05/2005 sono state fatte assunzioni di n. 49 A.T.E. part-time a tempo indeterminato;

La graduatoria scaduta nel 2006 è poi prorogata di anno in anno fino al 2009 e infine dichiarata “cristallizzata” (verbale d’intesa del 22 gennaio 2009 presso la Presidenza della Regione Palazzo d’Orleans, alla presenza del Presidente del Comitato Regionale per l’Occupazione, i vertici del Consorzio Autostrade Siciliane e le OO.SS.) e questo atto non dovrebbe più porre questioni e interrogativi sui termini di validità della graduatoria, in quanto attraverso la “cristallizzazione” la si è data una forma fissa e immutabile. allegato n.1

(Nota: la cristallizzazione della graduatoria è citata nella Delibera n. 50 del Consiglio Direttivo CAS del 2009.)

Il documento inviatoci così prosegue:

Le assunzioni in servizio con contratto a termine del personale precario avvenivano (dal 2010 non abbiamo più lavorato) più volte in un anno (individualmente, non superando il limite dei 90 giorni) ed in tutti i periodi dell’anno con la medesima motivazione : “Sopperire alle temporanee esigenze del servizio di esazione pedaggio”, esplicitando quindi una stabile esigenza del CAS di esazione pedaggio ma anche una grave ed evidente carenza di organico;
Per tali assunzioni il personale precario, dovendo necessariamente perseguire il guadagno per la propria famiglia, si è precluso di esperire altre possibilità lavorative e/o frequentare corsi di formazione, tanto che, come da delibere 38/CD del 2008 e .50/CD del 2009 “ in caso di rifiuto di effettuazione della prestazione il soggetto interpellato verrà cancellato in modo definitivo dalla stessa e tale cancellazione sarà notificata ufficialmente allo stesso”. allegato n.2

Dalla assunzione dei 49 A.T.E. part-time i riservisti (ex art. 23 già impiegati in diversi enti pubblici) in sede di conciliazione hanno ottenuto la riserva del 50% e sono stati assunti in numero di 24 attingendoli dalla stessa graduatoria, così come, senza bando pubblico di selezione, del personale è passato dall’esazione agli uffici, altro è passato da part-time a full time, altro personale dipendente da pubbliche amministrazioni (tutti parenti di) è transitato in mobilità.

nota: il Giudice a cui hanno ricorso i riservisti (ex art. 23) ha riconosciuto loro il risarcimento del danno e non l’assunzione; è stato poi il CAS a deliberare la loro stabilizzazione in sede di conciliazione.

Il CAS è una concessionaria ANAS costituita nel 1997 per la gestione delle autostrade Messina Catania Siracusa, Messina Palermo e Siracusa Gela;
La sua natura giuridica (come da definizione) è di Ente Pubblico Regionale non economico sottoposto al controllo della Regione Siciliana, ma che non gode di trasferimenti da parte della Regione; l’Ente si regge su entrate proprie e dirette come quelle del pedaggio autostradale; pertanto, anche se ufficialmente il CAS è costituito come ente pubblico regionale non economico, in realtà per le modalità con le quali opera in condizioni di parità con altri imprenditori privati dello stesso settore (cioè altre società concessionarie) nella sostanza si qualifica invece come ente pubblico economico.

Ma…gli ispettori del Dipartimento della Funzione Pubblica (verbale Nicolaci del 10 febbraio 2011) inviati dall’Assessore Regionale delle Infrastrutture della Mobilità e dei Trasporti, nei loro accertamenti ispettivi verificano che le procedure seguite a riguardo di assunzione di personale, trasformazione di contratti da part-time a tempo pieno e procedure di mobilità sono in totale incoerenza con le norme che disciplinano il pubblico impiego…e questo pone una seria situazione di imbarazzo sia per i lavoratori assunti, per i reggenti pro tempore del CAS che per gli amministratori regionali. allegato n.3
Ora, perchè visto e considerato tutto questo, ai lavoratori precari si preclude ogni possibilità lavorativa e si continuano a coprire tutte le incoerenze e contraddizioni.

ancora… le carenze di organico si traducono in turni da coprire nelle 24 ore; il Consorzio Autostrade Siciliane viene multato dall’Ispettorato del Lavoro di Messina ( a seguito di denuncia sindacale) per otto milioni di euro per l’abuso del ricorso al lavoro straordinario (straordinario che il CAS ha pagato più del lavoro ordinario) e supplementare, dove anche il personale di ruolo va incontro, per sopperire alle esigenze di servizio, a turni troppo ravvicinati e continuativi. E noi, personale precario tenuti a casa. allegaton.4

nota: la multa di otto milioni di euro non è mai passata all’incasso; il dirigente pro tempore de CAS, indossava la medesima veste del controllato (l’ente) e del controllore (la Regione) in quanto la maggiore autorità dell’Ispettorato del Lavoro, lo stesso organo che dietro reiterate denunce ha multato l’Ente CAS nel 2010 per la violazione della legge che tutela la salute dei lavoratori, (leggasi ore di straordinario fuori legge… tutto documentabile).


In data dell’otto e del nove gennaio 2013, presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro di Messina, è stato concordato tra le parti (l’amministrazione del CAS e i ricorrenti lavoratori ATE part time) l’aumento dell’orario di lavoro a 144 ore mensili contro le 88/104 previste dal contratto vigente (CCNL) con il silenzio assenso dell’assessorato della mobilità e infrastrutture e della Regione quale organo di controllo. (i lavoratori trimestrali precari hanno diffidato l’ente dal procedere in tal senso).
Contrariamente a quanto stabilito dal Giudice che riconosce in sede di giudizio legale ai ricorrenti il diritto al risarcimento economico del danno ricevuto dall’Ente CAS (per averli impiegati oltre l’orario previsto delle 88/104) l’amministrazione del CAS attua ai part-time in conciliazione (per sopperire alla grave carenza di organico e per non incorrere in sanzioni per abuso del lavoro straordinario) la trasformazione del contratto; una procedura questa fortemente lesiva nei confronti del personale precario, che preclude le possibilità lavorative e inoltre anche discriminatoria.

Nella sentenza del Tribunale di Termini Imerese pubblicata il 28 settembre 2013 il Giudice del lavoro rigetta il ricorso del dipendente part time che chiede la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno in quanto di fatto impiegato a tempo pieno per un numero di ore non inferiore alle 140 ore mensili (in base alla conciliazione tra le parti sopra citata), o in subordine il riconoscimento in base al comportamento concludente delle parti di un rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione minima garantita di 140/150 ore mensili;

il Giudice scrive:”Il CAS è un ente pubblico (Cfr. Corte Cost. 28 aprile 1992 n. 197).
L'art. 3 co. 101 L. 24/12/2007 prevede, per il pubblico impiego, che:
Per il personale assunto con contratto di lavoro a tempo parziale la trasformazione del rapporto a tempo pieno può avvenire nel rispetto delle modalità e dei limiti previsti dalle disposizioni vigenti in materia di assunzioni … la domanda è infondata.
Nè può ritenersi che al"risultato” auspicato dal ricorrente possa pervenirsi attraverso la via negoziale, perchè, anche a voler effettivamente parlare di comportamento concludente sia del lavoratore sia della Pubblica Amministrazione datrice di lavoro, un contratto di tal genere sarebbe palesemente nullo per contrarietà a norma imperativa di legge, ossia la stessa che si è sopra riportata. E' infatti evidente che un contratto part time con 150 ore mensili garantite è, al di là delle parole, un contratto a tempo pieno, sicché il divieto sopra illustrato, verrebbe così aggirato, configurandosi un negozio in frode alla legge”. allegato n.5

Di fatto quindi il Giudice conferma quanto dichiarato nel verbale Nicolaci del 10 febbraio 2011 a riguardo le irregolarità delle procedure di trasformazione dei contratti da part time a tempo pieno (precedenti 49 passaggi).
Alla luce di quanto avvenuto e descritto, cosa fanno il Presidente pro tempore del CAS, l’Assessore alle infrastrutture e mobilità e il Presidente della Regione Sicilia per ripristinare la legalità all’interno del Consorzio Autostrade Siciliane?

Ad oggi assolutamente niente !!!

I precari trimestrali sono tutti titolari di ricorso legale contro l’ente CAS per la nullità del termine dei contratti di assunzione a tempo determinato e per i quali i Giudici hanno già condannato l’ente CAS in giudizio al risarcimento e che per tale danno alle casse dell’ente preventivabile in milioni di euro, i ricorrenti precari trimestrali non sono stati chiamati in conciliazione come i ricorrenti part-time sopra citati.
Si vuole ricordare che il Consorzio per le Autostrade Siciliane, non ha goduto e non gode di trasferimenti regionali per spese correnti ed in particolare non gode di trasferimenti per spese di gestione del personale.

Commenti

  1. Il Presidente Faraci in un comunicato di ieri annuncia che la trasparenza è la regola del CAS.
    Forse non ha consultato il sito istituzionale dell'Ente nel quale le determine e le delibere non vengono pubblicate dal giugno 2014.

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  2. continuano a favorir solo articolisti,lpu lpi e forestali.
    maledetti politiciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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