Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE, ARRESTATO IL GEOMETRA BERNAVA PER INDUZIONE INDEBITA

Il provvedimento gli è stato notificato dalla Dia. Agostino Bernava, 65 anni, è fratello dell’ex segretario regionale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava
Messina, 15/02/2015 – Agostino Bernava, 65 anni, fratello dell’ex segretario regionale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, è stato arrestato dalla DIA: secondo le accuse mossegli, avrebbe promesso a una ditta che lavorava per conto del CAS, Consorzio Autostrade Siciliane, l'affidamento di lavori. Agostino Bernava, geometra del Consorzio autostrade siciliane, è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con l'accusa di induzione indebita. Il provvedimento gli è stato notificato dalla Dia. Maurizio Bernava, fratello di Agostino, di recente è entrato a far parte della segreteria nazionale della Cisl.

Lo scorso 18 novembre, nell'ambito dell'inchiesta Tekno,  la Dia di Catania diede esecuzione ad un'ordinanza agli arresti domiciliari per due funzionari del Consorzio Autostrade siciliane (Cas) e sei imprenditori. L'appalto era relativo al sistema di sorveglianza per l'A18 e l'A20. La Procura di Messina contestava agli indagati i reati di di turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione. Un appalto del 2013 al centro dell'inchiesta. Dopo essere stato revocato, sarebbe stato bandito con somma urgenza e ribasso concordato un nuovo appalto.

Nell'operazione Tekno, che ha coinvolto imprenditori e funzionari del Consorzio autostrade siciliane, furono 8 gli arresti eseguiti dalla Dia di Catania. Cinque gli imprenditori coinvolti: Giacomo e Antonino Giordano, di 43 e 46 anni, Francesco Duca, 46 anni, Rossella Venuto, 43 anni, Giuseppe Iacolino, 32 anni. L'ordinanza venne notificata pure al dirigente del Cas Letterio Frisone, 61 anni, e al funzionario dello stesso consorzio Filadelfio Scorza, 55 anni.

Agli arresti domiciliari finì pure il componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Irccs Policlinico di San Matteo di Pavia, Filippo Filippi, di 72 anni, accusato di induzione indebita.

Il Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta e il Presidente CAS Dott. Rosario Faraci incontreranno la stampa mercoledì 18 febbraio 2015, ore 11:30 presso gli uffici di Contrada Scoppo, per illustrare i risultati conseguiti nella gestione del Consorzio Autostradale.

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