Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

ELETTRODOTTO SORGENTE- RIZZICONI, IL GIP SEQUESTRA UN CANTIERE A SAPONARA’

Messina 17/02/2015 - La sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato presso il Tribunale di Messina ha posto sotto sequestro giudiziario l’area relativa al sostegno n. 40 del tratto siciliano dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, nel comune di Saponara. L’intervento è stato effettuato in esecuzione del Decreto di sequestro preventivo emesso in data 11/02/2015 dal Tribunale di Messina, Sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari, nell’ambito del Procedimento Penale n.6515/14 r.g. Gip 537.

Il procedimento era stato aperto a seguito della denuncia presentata nel 2013 dall’Associazione Mediterranea per la Natura Onlus per la violazione delle Norme di Salvaguardia del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, che pone sotto il più alto livello di tutela il crinale di Monte Raunuso, dove è stato realizzato sul Serro Tondo il sostegno n.40. “Finalmente anche la Procura Penale, dichiara il dr Giovanni Mento dell’Associazione Man, ha recepito la piena vigenza delle Norme di Salvaguardia del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, come peraltro già ribadito anche dal Tribunale Amministrativo Regionale. Forse la società Terna pensava, soggiunge ancora Mento, di non essere soggetta alle leggi vigenti per i comuni cittadini, in quanto operante in Italia in regime di monopolio assoluto.

L’Associazione, assistita dagli avv.ti Carmelo Picciotto e Antonino La Rosa, si riserva ogni ulteriore intervento non appena si avrà piena conoscenza del provvedimento adottato, giunto a poche settimane dalla conclusione dei lavori, ma naturale conseguenza dell’incompatibilità del tracciato con il citato Piano Paesaggistico, di cui Terna, la Soprintendenza e le vaie istituzioni erano già a conoscenza.
Il sequestro operato mette in discussione il completamento dell’elettrodotto che la società ha portato in esecuzione con molta protervia, incurante delle proteste delle popolazioni, dei ricorsi e delle denunce presentate per il devastante impatto che è drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Anche La Assemblea Regionale Siciliana, con voto pressoché unanime del 6 marzo 2013, aveva richiesto al Governo Regionale e a Terna la modifica del tracciato.

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