Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ETNA NUOVAMENTE IN ATTIVITÀ', CENERE E LAPILLI DAL CRATERE DI SUD-EST

02/02/2015 - Sono riprese le eruzioni dell'Etna. L'attività eruttiva è tornata a dare i suoi esiti con cenere e lapilli in fuoriuscita dal cratere di sud-est. La ripresa dell'attività eruttiva dal pomeriggio di ieri si è avuta dalla zona sommitale con una colata lavica che si sviluppa in direzione sud-ovest. I fenomeni sono monitorati dall'Istituto di Geofisca e Vulcanologia di Catania. Dalle ore 06:38 del 31 gennaio 2015, la rete di sorveglianza sismica sul vulcano Etna registra un rapido aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico. Le pessime condizioni meteorologiche impediscono un'osservazione diretta dell'attività in corso.

Ritorna ad essere “moderata” la criticità per l’area sommitale e “assente” per le aree del medio versante, pedemontana e urbana
Sommità Etna con emissione di ceneriNei giorni scorsi si è conclusa l'attività eruttiva iniziata a partire dal 2 gennaio.

Le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo avevano infatti registrato dal 2 gennaio un’attività eruttiva caratterizzata da esplosioni ed emissioni di cenere dal Nuovo Cratere di Sud Est del vulcano Etna, che aveva portato a parziali chiusure dell’aeroporto di Catania. Nei giorni successivi l’attività eruttiva era proseguita anche ai restanti crateri centrali con una vigorosa attività stromboliana, deboli emissioni di ceneri e un’intensa attività di degassamento. Intorno a metà gennaio l’attività esplosiva era gradualmente diminuita di intensità. Negli ultimi giorni si erano registrati segnali acustici di bassa ampiezza legati a una debole attività stromboliana e ad attività di degassamento.

Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha abbassato la criticità emettendo un avviso di “criticità moderata” per l’area sommitale del vulcano e di “criticità assente” per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.

Il Centro Funzionale Centrale prosegue nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - Ingv e Università di Firenze - e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.

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