Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIUSTIZIA, CGIL CISL UIL: “IL GOVERNO NON MANTIENE LE PROMESSE SULLA RIORGANIZZAZIONE”, PARTE LA MOBILITAZIONE

Roma, 19 febbraio 2015 - Parte domani 20 febbraio la mobilitazione unitaria dei lavoratori della Giustizia. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa promuoveranno assemblee aperte agli altri operatori e ai cittadini, a Milano, Roma e Reggio Calabria, in rappresentanza di Nord, Centro e Sud del Paese, dalle 10:00 alle 13:00. In contemporanea con queste tre iniziative, negli altri uffici giudiziari si svolgeranno assemblee dalle 10 alle 11 con presidi e volantinaggi. I lavoratori giudiziari denunciano le difficili condizioni di lavoro, le riforme sbagliate, varate sino ad oggi, non ultima quella della geografia giudiziaria, nonché il punto 12 della riforma della giustizia, promesso dal presidente del Consiglio Renzi e dal Ministro Orlando: la riqualificazione del personale giudiziario attesa da anni. Quello giudiziario è infatti l'unico settore del comparto a non aver mai avuto progressioni in carriera.

Fino ad oggi il tavolo di trattativa risulta sospeso, non vi sono certezze né sulle risorse né sul superamento degli ostacoli giuridici che impediscono le procedure. I lavoratori vogliono certezze mentre il Ministro sembra aver disatteso gli impegni presi, emanando un bando di mobilità dall'esterno che potrebbe danneggiare le procedure. Da domani chiederemo con più forza l'apertura di un confronto serio sulla riorganizzazione del sistema Giustizia, sulla riqualificazione e sulla qualità del lavoro di chi, nonostante l'organico carente di 8.000 unità, lo continua a tenere in piedi.

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