Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

GIUSTIZIA, CGIL CISL UIL: “IL GOVERNO NON MANTIENE LE PROMESSE SULLA RIORGANIZZAZIONE”, PARTE LA MOBILITAZIONE

Roma, 19 febbraio 2015 - Parte domani 20 febbraio la mobilitazione unitaria dei lavoratori della Giustizia. Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa promuoveranno assemblee aperte agli altri operatori e ai cittadini, a Milano, Roma e Reggio Calabria, in rappresentanza di Nord, Centro e Sud del Paese, dalle 10:00 alle 13:00. In contemporanea con queste tre iniziative, negli altri uffici giudiziari si svolgeranno assemblee dalle 10 alle 11 con presidi e volantinaggi. I lavoratori giudiziari denunciano le difficili condizioni di lavoro, le riforme sbagliate, varate sino ad oggi, non ultima quella della geografia giudiziaria, nonché il punto 12 della riforma della giustizia, promesso dal presidente del Consiglio Renzi e dal Ministro Orlando: la riqualificazione del personale giudiziario attesa da anni. Quello giudiziario è infatti l'unico settore del comparto a non aver mai avuto progressioni in carriera.

Fino ad oggi il tavolo di trattativa risulta sospeso, non vi sono certezze né sulle risorse né sul superamento degli ostacoli giuridici che impediscono le procedure. I lavoratori vogliono certezze mentre il Ministro sembra aver disatteso gli impegni presi, emanando un bando di mobilità dall'esterno che potrebbe danneggiare le procedure. Da domani chiederemo con più forza l'apertura di un confronto serio sulla riorganizzazione del sistema Giustizia, sulla riqualificazione e sulla qualità del lavoro di chi, nonostante l'organico carente di 8.000 unità, lo continua a tenere in piedi.

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