Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

MAFIA: COSA NOSTRA, PIPPO FAVA E BORIS GIULIANO UN DIARIO INCIVILE DI VITTIME INNOCENTI

“Diario Civile” si occuperà di personaggi che hanno combattuto “Cosa Nostra”, come Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo, ucciso il 21 luglio 1979, e Giuseppe Fava, cronista de “I Siciliani”, assassinato a Catania nel 1984. Ma anche di vittime innocenti. Si parlerà di fenomeni all’apparenza grotteschi per fare uscire i boss dal carcere o screditare i pentiti. Nell’anniversario della strage di Capaci, Rai Storia proporrà un documentario che racconta la vita delle donne impegnate nei servizi di scorta

25/02/2015 - Un luogo di confronto e di approfondimento, l’occasione per riflettere sulle evoluzioni della lotta alla mafia nel presente, e raccontare le storie di impegno sociale e civile di chi l’ha combattuta nel passato. Torna con dodici nuovi appuntamenti introdotti dal Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti, “Diario civile”, il programma che sottolinea l’attenzione di Rai Cultura per i temi della giustizia, dei diritti e della legalità, in onda da mercoledì 25 febbraio alle 21.30 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat.

La prima puntata è dedicata, a trent'anni dalla sua morte, al ricordo di Giuseppe Marrazzo, uomo appassionato e lungimirante e giornalista che ha fatto della professione un impegno etico e civile, libero e coraggioso. Il racconto dei suoi reportage si snoda attraverso le testimonianze di chi ha lavorato con lui, come il giornalista Fabrizio Feo, e di chi, realizzando inchieste giornalistiche, ne seguito la strada come Riccardo Iacona. In vent'anni di lavoro, Marrazzo ha attraversato i cambiamenti della storia italiana, raccontando le evoluzioni delle organizzazioni criminali, ma anche il volto nascosto delle vittime, dalle moglie dei magistrati ai poliziotti caduti negli anni dei delitti eccellenti a Palermo. O le storie dei ragazzi tossicodipendenti nella provincia italiana, i retroscena del potere e il lato umano dei pentiti. Marrazzo ha rivoluzionato il linguaggio giornalistico e ha inventato uno stile di reporter sempre “sui fatti”, ligio al rigore e alla verità, mai sopra le righe e mai invasivo.

Nelle puntate successive, “Diario Civile” si occuperà di personaggi che hanno combattuto “Cosa Nostra”, come Boris Giuliano, capo della Squadra Mobile di Palermo, ucciso il 21 luglio 1979, e Giuseppe Fava, cronista de “I Siciliani”, assassinato a Catania nel 1984. Ma anche di vittime innocenti. Come la giovane Barbara Asta e i suoi due gemelli di 5 anni, uccisi da un’autobomba destinata al giudice Carlo Palermo, e i morti del primo eccidio mafioso a Portella della Ginestra. E ancora si parlerà di fenomeni all’apparenza grotteschi, eppure inquietanti, come l’uso che le organizzazioni criminali fanno della follia per far uscire i boss dal carcere o screditare i pentiti. Particolare attenzione sarà posta sull’infanzia, a Napoli negli anni ’80, bambini come novelli Sciuscià, e al giorno d’oggi, nella realtà delle carceri minorili. Spazio inoltre all’impegno civile, con la storia di Giuliana Saladino, giornalista e scrittrice palermitana, che ideò la “rivoluzione dei lenzuoli”, dopo le stragi del 1992, ed è sempre stata un faro nella lotta al malaffare a Palermo. E alle comunità che recuperano i giocatori d’azzardo. E nelle vicinanze dell’anniversario della strage di Capaci, Rai Storia proporrà un documentario che racconta la vita delle donne impegnate nei servizi di scorta, dalla prima poliziotta, ai tempi del Maxiprocesso di Palermo, a quelle che oggi sono impegnate nel lavoro di tutela e prevenzione dei magistrati antimafia.

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