Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MIGRANTI. GIBIINO (FI): TRITON PEGGIO DI MARE NOSTRUM, I MORTI AUMENTERANNO. SERVE ACCORDO CON PAESI NORDAFRICANI

12 febbraio 2015 - “Le operazioni Mare Nostrum, e successivamente Triton, sono state duramente contestate da Forza Italia perché totalmente fallimentari. Abbiamo ritenuto sin dall’inizio che non fossero la soluzione giusta, perché avrebbero determinato una quantità di sbarchi straordinaria sulle nostre coste, e i numeri ci hanno danno purtroppo ragione. Nelle seppur mutate condizioni politiche in molti stati nordafricani, è indispensabile trovare accordi con i governi di tali paesi, proprio come fece l’ex premier Silvio Berlusconi, fermando un flusso di vite umane che viene esclusivamente ad alimentare l’attività criminale degli scafisti, ed una lista drammatica di vite perse in mare, che sembra non avere più fine”, così il senatore Vincenzo Gibiino, membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia e coordinatore azzurro in Sicilia nel corso della trasmissione Omnibus in onda stamane su La7.

“L’Italia non ha la possibilità di far fronte ad un flusso migratorio di tali proporzioni ed in continua crescita, che potrebbe assumere dimensioni impensabili – prosegue Gibiino –. Triton, come fece Mare Nostrum, illude migliaia di extracomunitari che raggiungere l’Italia sia cosa facile. La nuova missione, a carattere europeo, è però ancora più subdola della precedente, prevedendo l’arretramento delle navi verso le coste italiane, e rendendo così più complessa la traversata ai gommoni con il fondo di cartone, messi dagli scafisti nelle mani di disperati. Un tratto di mare più ampio da attraversare, prima di essere tratti in salvo, è infatti garanzia di rischio maggiore di morire nel cuore del Mediterraneo. Con Triton e le buoniste illusioni di una politica che non riesce a fare i conti con la realtà, i morti non potranno che aumentare ancora”.

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