Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

CASO HELG, PROVENZALE:”L’ANTIMAFIA DI PROFESSIONE È UNA MAFIA”

Palermo 4 marzo 2015 – “L’arresto con le mani nel sacco, per estorsione, dell'”antimafioso”
Roberto Helg, – presidente della Camera di Commercio di Palermo e vicepresidente per 13 anni della Gesap, società che gestisce lo scalo di Punta Raisi – costringe anche i suoi numerosi amici della viscida antimafia di professione a prendere le distanze da un uomo con cui fino a ieri andavano a braccetto”, è il commento alla notizia choc, esplosa ieri a Palermo, rilasciato da Giuseppe Provenzale, vicesegretario nazionale di Forza Nuova e responsabile siciliano del Movimento.

“Il sindaco Orlando, il potente senatore Lumia, lo stesso Rosario Crocetta – che del professionismo antimafia sono tra i più noti esponenti in Sicilia – sono stati tra i primi a rilasciare dure, e alquanto imbarazzate, dichiarazioni di condanna, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: l’antimafia di professione è anch’essa una mafia, agisce nello stesso modo e pratica anche l’estorsione”.

“Denunciamo da tempo questo stato di cose – prosegue l’esponente di FN – e riscontriamo quotidianamente l’esattezza della nostra analisi, dai livelli più alti, Antonello Montante, presidente di Confindustria e uomo di punta dell’antimafia di cartone, è indagato, lo accusano 5 pentiti, per concorso esterno, ai più bassi: la discoteca Goa di Palermo (chiusa dopo un omicidio, seguito ad una rissa, e gestita, in pratica, da cosa nostra) s’è scoperto appartenere al circuito antiracket AddioPizzo che si occupa della distribuzione di patenti antimafia, evidentemente rilasciate con molta superficialità”.

“Molti altri potrebbero essere gli esempi – conclude Provenzale – e in vari settori: quella mafia che si diceva non esistesse ora c’è. E’ seduta nei consigli d’amministrazione e nelle riunioni di loggia, consiglia di indossare i panni dell’antimafia, che agevola le carriere e facilita il raggiungimento delle poltrone politiche più importanti, e ne distribuisce le patenti, condannando alla morte civile chi, penso a Gioacchino Basile, ne denuncia da tempo le trame”.

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