Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI ‘SPACCATE’, LA “PATATA BOLLENTE” FINIRÀ AL PRESIDENTE CROCETTA?

Messina,14.03.2015 - Profonda divergenza di vedute sul ruolo delle associazioni dei consumatori in Sicilia e sui “metodi” da adottare per individuare i loro rappresentanti all’interno
del nuovo Consiglio Regionale dei Consumatori ed Utenti, l’organo consultivo, di
iniziativa e di controllo che ha – tra gli altri - il compito di formulare proposte al
Governo regionale per l’attuazione delle disposizioni nazionali e comunitarie in
materia di tutela dei consumatori e degli utenti e quello di esprimere pareri sugli
interventi regionali connessi alla tutela dei consumatori.
Il Consiglio dovrà essere nominato dal Presidente della Regione (che lo presiede,
ma può anche nominare un suo delegato permanente) per il quadriennio
2015/2018, ma quanto accadrà in concreto appare assai incerto dopo la
spaccatura tra le associazioni dei consumatori, che è emersa in modo molto
evidente nell’incontro preliminare tenutosi a Palermo, in Via Magliocco, nei locali
della Presidenza della Regione.

Le associazioni dei consumatori iscritte al Consiglio Regionale dei Consumatori e
Utenti (CRCU) della Regione Siciliana, infatti, sono state convocate e riunite per il
rinnovo dei 12 componenti dell’organismo, presso la sala della Regione Siciliana
alla presenza del Dirigente del competente Servizio 6° dell’Ente, Avv. Maria Castri
e di altri funzionari regionali.

Tra i presenti, in rappresentanza di 22 associazioni dei consumatori (la
maggioranza degli uscenti ed i nuovi rappresentanti - anch’essi di livello regionale
- giunti con l’intento di partecipare un preliminare dibattito ed alle successive
operazioni di voto, concorrendo a dare il loro effettivo contributo per designare il
numero di 12 componenti previsto dalla legge regionale – che regola la materia -
del 1994.

Tale normativa, infatti, è ad oggi ancora vigente, ma del tutto inadeguata e non
idonea a riflettere la effettiva rappresentatività delle associazioni in seno al CRCU.
Questo il punto della questione, in forza del quale i nuovi rappresentanti di
Adiconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, CODACONS, CODICI,
Confeuropa, Confconsumatori, Consambiente, Udicon e Veroconsumo hanno con
forza richiesto e auspicato, nel corso di una lunga e defaticante riunione, la scelta
di un criterio di designazione condiviso per individuare i componenti del
Consiglio, anche attraverso un dibattito sugli obiettivi da perseguire, sulle
candidature da proporre e sul maggior impulso da dare alle politiche di tutela del
consumatore, auspicando un aggiornamento ad altra successiva riunione.
Su posizioni “rigide”, invece, sono rimasti ancorati i rappresentanti delle altre
associazioni presenti.

In tale contesto e clima le associazioni Assoutenti, Casa del Consumatore,
CODACONS, CODICI, Conferuropa e Veroconsumo, per sostenere la prerogativa
di una effettiva rappresentanza in seno a un organismo di importanza strategica
per le politiche associative di tutela del consumatore, hanno ritenuto di non poter
partecipare alle operazioni di voto e di non poter ratificare scelte altrui, non
condivise dai più. Anche Adiconsum e Confconsumatori non hanno partecipato al
voto.

La “patata bollente” è ora in mano alla Regione, che dovrà preliminarmente
trasmettere alle associazioni il verbale della “turbolenta” riunione svoltasi, poi
verificare la legittimità delle scelte operate dalle poche associazioni presenti che
hanno ritenuto di poter comunque procedere ad individuare i rappresentanti per
il nuovo CRCU e poi trasmettere gli atti al Presidente della Regione o indire una
nuova riunione.

La “telenovela” sembra essere appena agli inizi, anche perché la questione
potrebbe avere risvolti anche in sede giudiziaria.

Commenti