Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

POSTE ITALIANE SOSPENDE IL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE IN ATTESA DI UN CONFRONTO CON REGIONI E COMUNI

 Messina, 20 marzo ’15 – “Si tratta solo di una sospensione, di un rinvio. Non c’è alcuna certezza che siano scongiurate definitivamente le chiusure degli uffici postali nei centri diseconomici per Poste Italiane”. Gisella Schillaci, segretaria provinciale della Cisl Poste, frena gli entusiasmi alla notizia diffusa da Poste Italiane del blocco del piano di riorganizzazione. Il sindacato dei lavoratori postali della Cisl, infatti, è stato in prima linea sulla vertenza organizzando, anche nella provincia di Messina, diverse manifestazioni nei centri interessati alla chiusura come Campogrande di Tripi e Pezzolo a Messina.

Il Piano di riorganizzazione, infatti, si legge nella nota di Poste Italiane è solo rinviato per il tempo necessario a un confronto con le Regioni e i Comuni interessati per “conciliare le esigenze aziendali con le istanze e le possibili eccezioni rappresentate dai territori”.
“Il rinvio è la testimonianza che le proteste del sindacato e delle realtà territoriali sono arrivate sino ai vertici dell’azienda – continua Gisella Schillaci – ma il piano di Poste è chiaro ed è quello di chiudere gli uffici sul territori. Quindi, non abbasseremo certo la guardia adesso”.

La Cisl rimane scettica sulle modalità di garanzia dei servizi alle fasce più deboli della popolazione. “Poste Italiane assicura che i servizi saranno comunque garantiti anche nei centri in cui sarà chiuso l’ufficio postale – conclude la Schillaci – ma sarebbe opportuno conoscere come saranno garantiti e far partire le soluzioni individuate prima della chiusura degli uffici perché su questo tema c’è ancora troppa incertezza”.

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