Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

TASSE UNIVERSITARIE, D’UVA (M5S) “AUMENTO INACCETTABILE, VIA LE MANI DAL DIRITTO ALLO STUDIO”

Roma, 20/03/2015 - “La Costituzione Italiana garantisce il diritto allo studio ed alla formazione, garantisce (almeno sulla carta) che tutti possano avere l’opportunità di studiare, crearsi un proprio futuro, anche nel caso non sussistano le condizioni economiche. Anzi, proprio in quel caso, garantisce che vengano forniti supporti perché il diritto allo studio non venga mai meno. E allora come commentare l’innalzamento delle tasse della prima rata, nell’Università di Messina, del ben 300%?”.
E’ questo il commento di Francesco D’Uva, PortaVoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera, alle ultime notizie sull’innalzamento assurdo delle tasse universitarie.

“Ho depositato un’interrogazione perché il Ministro risponda, in modo preciso, a questo diritto allo studio negato – ha affermato D’Uva – oltre a chiarire il motivo per cui in Italia non esiste un organismo di controllo e vigilanza in questo campo”.

I dati a cui il PortaVoce fa riferimento nella sua interrogazione sono quelli del “Rapporto sullo stato dell’università e della ricerca in Italia”, presentato il 18 marzo 2014 dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).

“Secondo le statistiche – ha continuato D’Uva – il quadro generale sulle immatricolazioni nel nostro Paese è assolutamente allarmante”. L’ANVUR, difatti, ha registrato un calo delle immatricolazioni del 10% nelle regioni del Nord Italia, del 25% nelle regioni del Centro e del 30% in quelle del Mezzogiorno. Sempre secondo l’Agenzia, le ultime riforme non avrebbero fatto altro che allargare la forbice esistente tra Nord e Sud andando ad incentivare un sistema per cui al Sud diviene sempre più insostenibile, per gli studenti, potersi iscrivere ad un corso di laurea.

“Gli atenei meridionali continuano il loro lento e progressivo allontanamento dal resto delle università italiane – ha continuato D’Uva – e questo anche a causa del nuovo diabolico sistema di finanziamento previsto dal Governo. Ricordiamo, infatti, che la premialità prevista per gli Atenei virtuosi viene garantita attraverso la sottrazione dei fondi per il finanziamento ordinario. Cosa implica questo? Che gli Atenei che non riescono ad accedere a tale quota sono costretti a far gravare i costi del loro funzionamento sugli studenti. Una situazione paradossale che costringe gli Atenei non virtuosi a far pagare una quantità di contributi che non rispecchia i servizi offerti”.

“La battaglia degli studenti di Messina e di tutta Italia – ha concluso D’Uva - è una battaglia che il MoVimento 5 Stelle porta avanti da tempo. Proprio su questo tema ha depositato un progetto di legge che da mesi è bloccato in commissione. Ma non ci fermiamo e continuiamo ad urlare insieme: via le mani dal diritto allo studio!”.

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