Nuovo Bonus Mamme: oltre 580 mila pagamenti già disposti per circa 242 milioni di euro.

INPS, Nuovo Bonus Mamme: oltre 580 mila pagamenti già disposti per circa 242 milioni di euro. Fava: “Digitalizzazione e semplificazione per risposte rapide e affidabili alle lavoratrici” Roma, 19.12.2025 - L’INPS completa oggi il pagamento di oltre 580 mila Bonus Mamme, per un importo complessivo pari a circa 242 milioni di euro, a sostegno delle lavoratrici madri con due o più figli. La misura, prevista dall’articolo 6 del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, convertito dalla legge 8 agosto 2025, n. 118, è stata disciplinata dalla circolare INPS n. 139 del 28 ottobre 2025 e rappresenta un intervento strutturale di integrazione al reddito a favore dell’occupazione femminile. A fronte di circa 675.000 domande pervenute, l’Istituto ha già disposto 580.238 pagamenti, confermando un’elevata capacità di risposta e una significativa riduzione dei tempi di lavorazione. Per le lavoratrici che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2025, sarà possibile presentare domanda fino al 31 gennaio 2...

ATTILIO MANCA, LUMIA (PD): “SUL CASO MANCA NON SI SPENGA LA LUCE DELLA GIUSTIZIA”

Roma, 08 aprile 2015 – “Sul caso Attilio Manca non si spenga la luce della giustizia. Bisogna fare chiarezza. La Procura di Roma e la Commissione parlamentare antimafia possono andare fino in fondo e valutare tutti gli aspetti che i familiari, l’avvocato Fabio Repici e l’avvocato Antonio Ingroia hanno sollevato per giungere alla verità”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia a margine dell’audizione in Commissione parlamentare antimafia dell’avvocato Antonio Ingroia.
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Viterbo, ore 11:00 del 12 febbraio 2004. Un uomo riverso sul letto. Per terra una pozza di sangue. Nel braccio sinistro due buchi. A pochi metri due siringhe da insulina. Il cadavere è quello di Attilio Manca, 34 anni, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, primo urologo italiano a operare il cancro alla prostata col sistema laparoscopico. I magistrati di Viterbo sono sicuri che si tratti di un decesso per overdose, causato dall’assunzione di eroina, alcol e tranquillanti. Peccato che il giovane medico sia un mancino puro. Quei buchi dunque si trovano sul braccio sbagliato. Tutti i suoi colleghi escludono che Attilio facesse uso di droga. Solo gli «amici» siciliani accusano il giovane, ormai morto, di essere un eroinomane.

Troppe le cose che non tornano in questa storia. Per i familiari si tratta di un omicidio camuffato da suicidio. La morte del figlio, dicono, è da collegare con l’operazione di cancro alla prostata cui, nel settembre del 2003, è stato sottoposto a Marsiglia Bernardo Provenzano, capo dei capi di Cosa nostra, nascosto sotto falso nome e la cui latitanza – durata più di 40 anni –, secondo i magistrati di Palermo, fu favorita da pezzi dello Stato. Attilio avrebbe visitato e curato il boss in Italia, sia prima sia dopo l’intervento in Francia. E non è escluso che fosse presente anche in sala operatoria.

“Un suicidio di mafia. La strana morte di Attilio Manca” (Castelvecchi Editore) di Luciano Mirone sarà presentato sabato 7 febbraio alle ore 17:30 nel salone degli Specchi della Provincia. Dialogheranno con l’autore Sebastiano Ardita, Magistrato della Procura della Repubblica Messina, Francesco D’Uva, deputato al Parlamento, Enzo Guarnera, avvocato, Gianluca Manca, avvocato, fratello di Attilio, Saverio Masi, maresciallo dei carabinieri. I lavori saranno moderati da Saro Visicaro. Il Feltrinelli Point Messina curerà il desk libri. Durante l’incontro sarà presentato anche “BIBLIO’ Attilio Manca”, centro promosso dall’Osservatorio Diritti Lucia Natoli.

Quella raccontata da Mirone in questo libro è una vicenda intricata e incredibile, piena di colpi di scena e di omissioni investigative, di chiamate misteriosamente sparite dai tabulati telefonici e di strani silenzi. Una trama che porta in Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, dove la mafia ha già ucciso un giornalista, Beppe Alfano, e costruito il telecomando utilizzato per la strage di Capaci. Ma è anche la storia di un dolore immenso: quello dei familiari di Attilio Manca che ancora oggi reclamano verità e giustizia. Un’inchiesta avvincente, che cerca di fare luce su uno dei casi più clamorosi dell’ultimo decennio.

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