Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

FALCONE; ARRESTATO PER ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE CON SPACCIO DI STUPEFACENTI

07 aprile 2015 - Ieri, verso le ore 16.30, i militari della Stazione CC di Falcone, hanno tratto in arresto MONTRONE Davide, classe ’92, disoccupato e pregiudicato del posto. Quest’ultimo era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, a seguito dell’ Operazione “Gioia” eseguita qualche settimana fa dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Messina.
Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, il MONTRONE, responsabile di associazione per delinquere e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, si era reso irreperibile facendo perdere le proprie tracce.
I militari della Stazione di Falcone, dopo aver riconosciuto il soggetto, lo hanno immediatamente tratto in arresto e condotto in caserma per l’espletamento delle formalità di rito e successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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