Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

ESENZIONE TICKET, LA CISL FP DENUNCIA LE CRITICITÀ SUL RILASCIO PER REDDITO IN TUTTA LA PROVINCIA

Messina, 11 aprile ’15 – Ad oltre un mese della prima nota del 27 febbraio e alla successiva richiesta di incontro del 24 marzo, le criticità agli sportelli dell’ASP di Messina per il rinnovo delle esenzioni ticket per reddito permangono con tutte le problematiche paventate. A denunciarle il segretario generale Calogero Emanuele e il segretario generale aggiunto con delega alla Sanità Renato Cristaldi che hanno scritto ai vertici provinciali dell’Azienda Sanitaria.
“Criticità – aggiungono – si registrano per i dipendenti amministrativi, in numero esiguo rispetto ad una pianta organica non più rispondente al fabbisogno, con il turnover bloccato da diversi anni. Ciò produce file interminabili e stress per le migliaia di utenti che dal 1. aprile si accalcano agli sportelli di tutta la provincia”.
Solo presso gli sportelli di Messina è stato attivato un servizio di sicurezza privata, al fine di scongiurare sconvenienti o addirittura tragici episodi di malessere sociale, ormai alla ribalta della cronaca nazionale, per il dissenso nei confronti di servizi pubblici quasi inesistenti.

“Tutto questo – sottolineano Emanuele e Cristaldi - a carico di categorie sociali, il più delle volte, già stressate da condizioni socio-economiche al limite della sopravvivenza. Una disorganizzazione che, come segnalato da diversi utenti, ha provocato l’invio di richieste di pagamento di prestazioni o farmaci indebitamente fruiti dai cittadini, non avendone diritto, così come risulta all’Agenzia delle Entrate, riferite all’anno 2012, che si vedono costretti, anche se con la possibilità di rateizzazione, a rimborsare centinaia di euro”.
Da qui, spiega la Cisl Fp, i ricorsi che rallentano ancora di più la già disastrata macchina amministrativa, obiettivamente al limite delle proprie possibilità. “Ma come sempre – proseguono i sindacalisti della Funzione Pubblica Cisl - il management risulta insensibile, sia nei confronti dei propri dipendenti, sia della collettività alla quale dovrebbero essere resi servizi efficienti ed efficaci, ma nella realtà tutto il contrario. L’inefficienza e l’inefficacia la fanno da padrona. Quanto avvenuto qualche giorno fa a S. Agata Militello è soltanto uno dei tanti episodi di malessere sociale che quotidianamente si registrano in provincia”.
Ancora una volta la denuncia della Cisl mette in evidenza una situazione di disagio sociale rispetto alla quale chi paga è li cittadino-utente, colui che dovrebbe rappresentare la centralità del sistema sanitario ma è costretto sempre di più ai margini della società.

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