Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

FNS: SI ALLO STRETTO PATRIMONIO DELL’UMANITA’ MA SENZA PONTE

23/04/2015 - Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ritengono estremamente positivo il fatto che i Sindaci dei Comuni maggiormente interessati alla tutela dei valori naturalistici, paesaggistici, culturali e storici dell’Area dello Stretto abbiano firmato, proprio in questi giorni, un protocollo d’intesa per ottenere il riconoscimento, da parte dell’UNESCO, della suddetta Area come “PATRIMONIO DELL’UMANITA’”. Il tutto all’insegna dello slogan: “Lo Stretto che unisce”. Insomma: lo Stretto va tutelato da qualsiasi tipo di violenza e di intervento artificiale (e devastante) dell’Uomo e della Società.
Alle spalle di tanto lodevole iniziativa, un ruolo importante pare che l’abbia avuto il Convegno delle principali Associazioni culturali e ambientaliste della Sicilia e della Calabria svoltosi alcuni mesi or sono a Nizza di Sicilia.

Quello che ci scandalizza letteralmente è, invece, la proposta, che si affaccia qua e là, di ritenere questa grande mobilitazione ambientalista come una “tappa” propedeutica alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Si ripropone, cioè, la costruzione di un gigantesco macigno, un vero e proprio “MOSTRO” di cemento e di acciaio, che violenterebbe e soffocherebbe uno dei “luoghi” naturalistici più interessanti del Mondo. Ciò, ovviamente, è a dir poco contraddittorio ed inopportuno. E di pessimo gusto. Un vero e proprio OSSIMORO, nel momento stesso in cui se ne chiede il riconoscimento di PATRIMONIO DELL’UMANITA’.

Una proposta devastante per quell’area, che è stata, da tempo immemorabile, il cuore della Magna Grecia e della sua Civiltà. La quale è, poi, la Culla della Civiltà Europea e di quella mondiale.
Insomma: ancora una volta i “pontisti” si qualificano per quello che sono. Ma ….. NO PASARAN!
E’, questa, infatti, un’occasione preziosa per i Popoli della Sicilia e della Calabria e per tutti i Cittadini degli Stati d’Europa, per ribadire ancora una volta un chiarissimo << NO AL PONTE SULLO STRETTO! >>.

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