1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

GIOVANNI FALCONE MERITA IL PANTHEON DEI SICILIANI

Le “spoglie mortali” del giudice Falcone vengano ospitate nel Pantheon dei siciliani illustri, nella chiesa di San Domenico a Palermo. E’ giusto, oltre che doveroso, che in apposite lapidi siano stati riportati i nomi dei caduti nella Strage di Capaci ed in quella della via D’Amelio
Palermo, 19 aprile 2015 - Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU (FRONTE NAZIONALE SICILIANO) esprimono sincero apprezzamento e “civica gratitudine” per la decisione, - adottata dalle Istituzioni competenti e dalla famiglia, - di autorizzare il trasferimento delle “spoglie mortali” di Giovanni FALCONE nel PANTHEON dei Siciliani Illustri. Apprezzamento e gratitudine, altresì, nei confronti dei rappresentanti dell’Ordine dei Domenicani che ne avevano avanzato la proposta iniziale.
La tomba del Martire della lotta contro la MAFIA ha trovato, così, adeguata collocazione, anche perché posta a fianco del monumento dedicato ad Emerico AMARI. Altro Siciliano Illustre, quest’ultimo, ed appassionato “Defensor Siciliae” nella seconda metà del secolo diciannovesimo.
Opportuna, oltre che “giusta”, appare la trascrizione, (nelle apposite lapidi collocate nella stessa Chiesa), di tutti i nominativi dei Caduti nella “STRAGE” di Capaci ed in quella della Via D’Amelio.

Ricordiamo a noi stessi che il PANTHEON dei Siciliani Illustri, che ha sede nella Chiesa di San Domenico a Palermo, ospita, fra gli altri, il maestoso monumento funerario dedicato a Ruggero SETTIMO, proclamato nel 1848 “Padre della Patria Siciliana”. Ricordiamo, altresì, che su questo Pantheon ebbe modo di fare qualche citazione, - in termini molto positivi, - persino Antonio GRAMSCI.

A buon diritto, quindi, meritano “ospitalità” i resti mortali di Giovanni FALCONE, Martire della lotta contro la MAFIA, alla cui memoria potranno meglio rendere omaggio tutti i Siciliani ed anche i visitatori di ogni parte del Mondo. Lo sottolineiamo proprio in quanto il ricordo, l’opera, l’esempio e gli insegnamenti di Giovanni Falcone appartengono a tutta l’Umanità, a tutto il Mondo, considerata la dimensione internazionale assunta ormai dalla MAFIA. Analoga considerazione vale, ovviamente, per tutta quanta la malavita organizzata. La cui pericolosità e le cui trame Falcone e Borsellino bene avevano individuato e contrastato, a costo della loro vita.

L’FNS “Sicilia Indipendente” si augura – (nel rispetto, comunque, delle decisioni dei Familiari) – che pure le spoglie di Paolo BORSELLINO, per gli stessi motivi, possano presto essere traslate nella Chiesa di San Domenico. Tornando alla realtà specifica della Sicilia, l’FNS ribadisce l’attualità e la validità dell’Assioma del Sicilianismo forte e puro, secondo il quale << La Sicilia sarà veramente libera se si sarà, prima, liberata alla Mafia >>.

Giuseppe SCIANO’

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