Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

VULCANO: I CARABINIERI SEQUESTRANO DEI REPERTI ARCHEOLOGICI

10 aprile 2015 - Nella mattinata, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Vulcano, agli ordini del Maresciallo Ordinario Antonio Sottile al termine di un’attività investigativa, hanno fatto irruzione in una abitazione dell’isola e su delega della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito una perquisizione. Al termine dell’attività i Carabinieri hanno recuperato e sequestrato circa una ventina di reperti archeologici, anfore e vasi o semplici frammenti di grande interesse e valore, non solo storico.
Il repertamento con un accurato inventario è stato eseguito dai Carabinieri di Vulcano con la preziosa collaborazione di personale direttivo del Museo archeologico di Lipari. Gli esperti intervenuti, sostengono che i reperti archeologici, di diversa provenienza, sono risalenti all’età greco-romana-italica e in particolare al III° secolo a.c..

Il proprietario dell’abitazione, un 60enne dell’isola, che deteneva i reperti senza la necessaria certificazione che deve essere rilasciata dalla sovrintendenza dei beni culturali, è stato denunciato dai Carabinieri per ricettazione oltre che per detenzione illegale di reperti archeologici di valore storico.
I Carabinieri, infatti, sospettano che le anfore e i vasi siano stati trafugati dalle stive dei relitti che si trovano sui fondali dell’arcipelago eoliano.
Le anfore e i vasi, dopo essere stati catalogati e fotografati da personale del Museo archeologico di Lipari, sono stati sottoposti a sequestro penale e verranno affidati a quel Museo per la successiva esposizione.

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