Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

DAVID GROSSMAN OSPITE DEL TAORMINA BOOK FESTIVAL IN ESCLUSIVA PER LA SICILIA

L’incontro con il grande scrittore israeliano avrà luogo il 23 giugno 2015, alle ore 19, al San Domenico Palace di Taormina
TAORMINA, 01/05/2015 - Difensore della pace, anche se la pace non l’ha mai conosciuta. «Neppure per un istante», ha ricordato più volte, quasi ad evocare un miraggio, spazzato via dai venti di guerra. Alfiere dei diritti umani, David Grossman non ha mai perso la capacità di ascoltare e capire. Sempre pronto a riaffermare, attraverso la sua impareggiabile scrittura, il credo laico della tolleranza verso l’altro. E nessuno meglio dell’autore di Vedi alla voce: amore ha saputo esaltare nelle pagine di un libro l’arricchimento che deriva dal dialogo e dalla convivenza con l’altro. Tra i massimi scrittori viventi, il narratore e saggista israeliano si è fatto così ambasciatore nel mondo di un messaggio altamente civile, democratico.

All’inizio dell’estate il grande scrittore israeliano sarà in Sicilia: un’unica tappa per presentare il romanzo Applausi a scena vuota (Mondadori 2014), ultima fatica letteraria di questo straordinario autore, che ha accolto l’invito del prestigioso Taormina Book Festival, più noto nella denominazione abbreviata “Taobuk”. Un altro obiettivo centrato per la kermesse letteraria, fondata nel 2011 da Antonella Ferrara, presidente del festival e al timone della manifestazione insieme al giornalista e scrittore Franco Di Mare, che presiede il comitato scientifico. L’evento, ad ingresso libero, sarà ospitato nella Perla dello Jonio il prossimo 23 giugno alle ore 19 nell’esclusiva Sala Chiesa del San Domenico Palace.

Il festival Taobuk è voluto e sostenuto dall’amministrazione comunale guidata da Eligio Giardina. Anche quest’anno il programma, che dal 19 al 25 settembre coinvolgerà l’intera città di Taormina, si annuncia particolarmente ricco di nomi, iniziative, sorprese: non solo libri, ma mostre, worshop, installazioni e tanto altro ancora; insomma una declinazione di tutte le varie arti nel segno delle belle lettere, senza contare la sezione dedicata al food, come conviene nell’anno di Expo. Ma torniamo all’incontro con Grossman, la sua presenza è dunque perfettamente in linea con lo specifico concept di Taobuk 2015, appunto “Gli ultimi muri”: laddove prevale il rifiuto delle ragioni degli “altri” o l’uso di bollare le differenze come negazione dell’eguaglianza. Muri razziali, muri economici, muri religiosi, soprattutto muri politici, in Siria come in Turchia, per fare degli esempi.


Agli appassionati lettori di Taobuk, Grossman presenterà il suo più recente romanzo “Applausi a scena vuota”, intitolato così perché l’azione si apre su un palcoscenico deserto mentre un grido echeggia da dietro le quinte, zittendo il pubblico in sala. Un uomo esile piomba sul palco: è il comico Dova'le. In platea c'è un intruso, che è venuto spinto da una telefonata inattesa: è il giudice Avishai Lazar, amico d'infanzia di Dova'le, che appena quattordicenne, al campeggio paramilitare, era stato raggiunto dalla notizia della morte di un genitore. L’adolescente deve partire per arrivare in tempo al funerale. Ma chi è morto? il padre o la madre? Nessuno ha avuto il coraggio di dirglielo, o forse lui non ha compreso. Ha un viaggio intero nel deserto per torturarsi con l'angoscia di un calcolo oscuro che gli avvelena la testa: il padre o la madre? Sono passati quarant’anni. Il ragazzino di allora, che camminava a testa in giù perché solo da quella posizione riusciva ad affrontare il mondo, è ancora impigliato nell'estremo tentativo di venire a capo di quella giornata lontana.

Non sveliamo di più, ma universale è l’assunto di questa storia che si svolge a Netanya, piccola cittadina a Nord di Tel Aviv. Grossman ritorna sempre ad ispirarsi nel seno della sua terra. E in lui, ateo, continua a parlare con parole semplici uno spirito profondo di solidarietà, che vuole condividere con il lettore le angosce e soprattutto i valori dell’uomo.

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