Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

LA STRAGE DI CAPACI: 23 ANNI VENIVA UCCISO IL GIUDICE FALCONE, LA MEMORIA E I TESTIMONI

22/05/2015 - "Voci del Mattino", la trasmissione che dalle 6.05 alle 8.00 apre la programmazione di Radio1 Rai, il 22 maggio sarà dedicata all'anniversario della strage di Capaci. Paolo Salerno proporrà le interviste alle vedove di due degli agenti della scorta di Giovanni Falcone, Vito Schifani e Antonio Montinaro, e avrà come ospiti Alfredo Morvillo, magistrato e fratello della moglie di Falcone, e Carla Del Ponte, ex magistrato svizzero, che collaborò con Falcone e insieme a lui sfuggì all'attentato dell'Addaura. Con Lorenzo Baldo, vicedirettore di "Antimafiaduemila", farà il punto inoltre sulle vicende giudiziarie che in questi 23 anni hanno seguito la strage.

Il 23 maggio 1992 sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, in territorio di Isola delle Femmine, a pochi chilometri dall'aeroporto di Palermo e dalla stessa città l'attentato mafioso nel quale persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e Giuseppe Costanza. La strage di Capaci fu un attentato compiuto con inusitata ferocia da Cosa Nostra, che aveva progettato e deciso la morte di Giovanni Falcone nel corso di riunioni segrete delle "Commissioni" regionale e provinciale.

Tra settembre e dicembre 1991 il boss dei boss Salvatore Riina, riunitosi nei pressi di Castelvetrano assieme a Matteo Messina Denaro, Vincenzo Sinacori, Mariano Agate, Salvatore Biondino e i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano, vennero decisi gli attentati contro il giudice Falcone, l'allora ministro Claudio Martelli e il presentatore televisivo Maurizio Costanzo. In seguito alla sentenza della Cassazione che confermava gli ergastoli del Maxiprocesso (30 gennaio 1992), la "Commissione provinciale" di Cosa Nostra decise di dare inizio agli attentati, con l' uso di kalashnikov, fucili e revolver; qualche tempo dopo però Riina fece tornare il gruppo di fuoco perché voleva che l’attentato a Falcone fosse eseguito in Sicilia adoperando l'esplosivo.

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