Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

"PROMETEO IN ALBANIA, PASSAGGI LETTERARI E POLITICI DI UN PAESE BALCANICO" A BARCELLONA P. G.

Barcellona P.G., 14/05/2015 - "Prometeo in Albania, passaggi letterari e politici di un paese balcanico" pubblicato da Rubbettino Editore. Il libro tratta del rigoglioso fenomeno editoriale e letterario albanese e della sua incidenza nelle retoriche e nei simbolismi del grande cambiamento sociopolitico dell'Albania postcomunista. Al termine della presentazione - il prossimo 27 maggio, alle ore 18, presso la Biblioteca Comunale "Nannino Di Giovanni" di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), nell'ambito del Maggio Mese dei Libri. Vi sarà un breve recital di Mauro Geraci con Fortunato Sindoni, sui "miti" e le "realtà" di oggi attraverso la poesia cantata dei cantastorie, in collaborazione con l’Associazione culturale Il Mondo dei Cantastorie.

Frutto di una ricerca etnografica avviata nel 2003, il recente libro di Mauro Geraci - Professore associato di Antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Messina, da anni concentrato sugli effetti socioculturali di letterature quali quelle popolari italiane e dei poeti-cantastorie - prende in esame, in una sintesi documentaria, il grande fermento letterario ed editoriale che, ieri come oggi, continua a incidere nella trasformazione politica dell’Albania. Soprattutto dal 1991, anno finale del ferreo regime comunista durato mezzo secolo, il ruolo del libro, nelle sue molteplici accezioni estetico-letterarie e socio-politiche, svolge un ruolo di primo piano nelle prospettive europeiste dell’Albania.

Le continue iniziative - scritture, pubblicazioni, fiere, presentazioni, narrazioni, memorie, diatribe - che rendono effervescente l’attuale panorama letterario albanese, movimentano di fatto un mare di libri, autori e autorità attraverso cui l’Albania e il suo passato vengono ripensati nelle loro storiche contraddizioni e, contemporaneamente, riadattati, riscritti e rivolti alla costruzione di una rinnovata identità, dialogica nei confronti dell’Unione Europea. L’assunzione del fenomeno letterario albanese in chiave antropologica lascia inoltre comprendere come i recenti passaggi politici e culturali del Paese siano andati di pari passo alla progressiva diffusione delle tecniche editoriali, allo sviluppo dei circuiti pubblicitari come alla sperimentazione dell’efficacia conoscitiva del libro nel rinnovato panorama delle reti globali e digitali di comunicazione.

In questa prospettiva Mauro Geraci mostra come il “mare di libri” che oggi movimenta la vita politica albanese finisca per riproporre, in versioni aggiornate e mature, una concezione “prometeica” dello Stato e della vicenda storica nazionale. Quali derivazioni di un nazionalismo sorto in epoca romantica, le stesse pratiche librarie, la “rocca illirica”, Prometeo, Scanderbeg, Kadare, Madre Teresa, le statue dei partizan e dei martiri della nazione, come anche montagne, piramidi, “palazzi dei sogni”, memorie dei gulag come il teatro del sangue e delle aquile, dei ponti come del mare, finiscono per riaggiornare in un mosaico letterario e simbolico compiuto l’Albania della vincente perdita o le metamorfosi di un albanismo per molti aspetti utile all’attuale transizione. Si tratta, in fin dei conti, di un invito a riflettere sul cuore pulsante di un’Albania che, in un pullulare di case editrici, libri, autori, traduttori, biblioteche, librai, illustratori, saloni del libro, festival letterari, come anche istituti di ricerca e di cultura, rivede se stessa, il suo rapporto con gli altri e la futura Europa.

Al termine della presentazione, organizzata dalla Biblioteca del Comune di Barcellona “Nannino di Giovanni” e in collaborazione con l’Associazione culturale Il Mondo dei Cantastorie, il cantastorie barcellonese Fortunato Sindoni e Mauro Geraci (quale attento studioso, interprete e continuatore dello spettacolo dei poeti-cantastorie) proporranno in un loro recital alcune loro ballate relative ai contrasti dei “Miti” e la realtà di oggi.



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