Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

SANT’AGATA MILITELLO, PRESENTATO IL LIBRO DI DON BENEDETTO LUPICA “MONS. CARLO MINEO E LA DUTTRINA DEL 1767” .

Giorno 27 Maggio 2015, presso la Sala dei Principi del Castello Gallego di Sant’Agata Militello, si è svolta la presentazione del libro di Don Benedetto Lupica dal titolo “Mons. Carlo Mineo e la Duttrina del 1767. Vita e pastorale catechistica di un vescovo siciliano del XVIII secolo“. L’evento organizzato dall’Associazione Agorà, in collaborazione con il Comune di Sant’Agata Militello, rientra nel “Maggio dei libri 2015“, campagna nazionale promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Alla presentazione parteciperà, nella veste di relatore, il Rettore del Seminario Vescovile di Patti Prof. Don Basilio Rinaudo. Presenti: il Vice Sindaco avv. Nino Testa, ladott.ssa Pierina Zingales, padre don Stefano Brancatelli ed una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.

La pubblicazione è il risultato di alcune ricerche tra gli Archivi storici della Diocesi di Patti e della Biblioteca Comunale di Palermo, ed ha al centro la figura e l’opera pastorale di Mons. Carlo Mineo, vescovo di Patti nella seconda metà del XVIII secolo. Dopo aver passato in rassegna il contesto storico, politico e culturale nel quale egli si trovò ad operare, vengono delineati alcuni tratti biografici inediti del presule che si è distinto per l’interesse nel campo della catechesi, editando nel 1767 uno tra i catechismi in dialetto più celebri dell’allora Sicilia cristiana. Confrontando quest’ultima opera con altre simili del periodo emergono note importanti circa l’originalità dello stile e del metodo impiegato, permettendo di individuare nella Duttrina del Mineo uno strumento ancora attuale di insegnamento delle verità cristiane.

Don Benedetto Lupica è nato a Sant’Agata Militello nel 1986 ed è presbitero della diocesi di Patti. Ha compiuto gli studi presso l’Istituto Teologico “S. Tommaso” di Messina, aggregato all’Università Pontificia Salesiana di Roma, conseguendo la Licenza con specializzazione in Catechetica. Dal 2011 vive e svolge il suo ministero di parroco a Tortorici. È docente di religione presso il Liceo delle Scienze Umane “E. Scibilia” di Capo d’Orlando. Ha già pubblicato: Documenti sulla storia religiosa di Capo d’Orlando. Il Santuario della Madonna e il manoscritto di Camillo Crimi, edizioni Archeoclub, Capo d’Orlando 2011; Tortorici nelle Relationes ad Limina dei Vescovi di Messina e di Patti, Zuccarello, S. Agata Militello 2014.

Nella foto di gruppo da dx a sx: Francesco De Marte, Alessandro Grillo, Andrea Travaglia, Vanessa Amadore, Dorotea Attanasio, Andrea Sturniolo, don Benedetto Lupica, Gaetano Cicirello, Giuseppe Corrao e Chiara Sturniolo.

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