Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SICILIA, EXPORT IN CALO DEL 14% PER LE IMPRESE DELL’ISOLA: FOCUS DI UNIONCAMERE

Esportazioni, calo del 14 per cento per le imprese dell’Isola Focus di Unioncamere Sicilia sui dati import/export. Crescono i settori “Cave e miniere” e “Agricoltura, silvicoltura e pesca”. Turchia e Francia tra i principali mercati di riferimento
Palermo, 22 maggio 2015 – Nel 2014 il valore delle esportazioni delle imprese siciliane registra ancora una volta una battuta d’arresto, chiudendo l’anno con un -13,9 per cento. Il giro d’affari delle vendite all’estero passa così dagli 11,2 miliardi di euro del 2013 ai 9,6 miliardi dello scorso anno. A fare la parte del leone è il settore merceologico “Coke e prodotti petroliferi raffinati” con un fatturato complessivo di 6,5 miliardi di euro e una diminuzione del 15 per cento rispetto all’anno precedente, determinando così anche l’andamento negativo di tutto il settore “Manifatturiero”.

Positiva, invece, la performance dei “Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere” che movimenta un business estero da oltre 52 milioni di euro, pari a +56 per cento. In crescita si conferma anche “Agricoltura, silvicoltura e pesca” con un volume di 493 milioni di euro e +6,7 per cento. A scattare la fotografia sull’export made in Sicily è l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia che, nell’ambito della XIII Giornata dell’Economia, ha fatto il punto sull’andamento del commercio estero nel 2014.

«Per il secondo anno di fila – spiegano da Unioncamere Sicilia – l’export dell’Isola è caratterizzato dal segno meno. Questo risultato è fortemente influenzato dall’andamento negativo del settore petrolifero che, è sempre bene sottolinearlo, rappresenta i due terzi del totale dell’esportazioni siciliane».

In diminuzione anche le importazioni siciliane che nel corso del 2014 registrano una variazione di -13 punti percentuali per un valore complessivo di quasi 17,4 miliardi di euro. Il saldo import/export è negativo: si importa di più di quanto si esporta per una differenza pari a 7,7 miliardi di euro.
Tra i principali importatori si confermano Russia, Arabia Saudita e l’Azebaigian. Sul fronte delle vendite all’estero, i principali mercati di riferimento restano Turchia e Francia nonostante entrambe registrino un vistoso calo, rispettivamente del -32 per cento e del -15 percento. Nella top ten dei Paesi per export, guadagnano terreno Croazia (+81 per cento), Malta (+12 per cento) e Slovenia (+ 3 per cento).

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