Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

SICILIA, EXPORT IN CALO DEL 14% PER LE IMPRESE DELL’ISOLA: FOCUS DI UNIONCAMERE

Esportazioni, calo del 14 per cento per le imprese dell’Isola Focus di Unioncamere Sicilia sui dati import/export. Crescono i settori “Cave e miniere” e “Agricoltura, silvicoltura e pesca”. Turchia e Francia tra i principali mercati di riferimento
Palermo, 22 maggio 2015 – Nel 2014 il valore delle esportazioni delle imprese siciliane registra ancora una volta una battuta d’arresto, chiudendo l’anno con un -13,9 per cento. Il giro d’affari delle vendite all’estero passa così dagli 11,2 miliardi di euro del 2013 ai 9,6 miliardi dello scorso anno. A fare la parte del leone è il settore merceologico “Coke e prodotti petroliferi raffinati” con un fatturato complessivo di 6,5 miliardi di euro e una diminuzione del 15 per cento rispetto all’anno precedente, determinando così anche l’andamento negativo di tutto il settore “Manifatturiero”.

Positiva, invece, la performance dei “Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere” che movimenta un business estero da oltre 52 milioni di euro, pari a +56 per cento. In crescita si conferma anche “Agricoltura, silvicoltura e pesca” con un volume di 493 milioni di euro e +6,7 per cento. A scattare la fotografia sull’export made in Sicily è l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia che, nell’ambito della XIII Giornata dell’Economia, ha fatto il punto sull’andamento del commercio estero nel 2014.

«Per il secondo anno di fila – spiegano da Unioncamere Sicilia – l’export dell’Isola è caratterizzato dal segno meno. Questo risultato è fortemente influenzato dall’andamento negativo del settore petrolifero che, è sempre bene sottolinearlo, rappresenta i due terzi del totale dell’esportazioni siciliane».

In diminuzione anche le importazioni siciliane che nel corso del 2014 registrano una variazione di -13 punti percentuali per un valore complessivo di quasi 17,4 miliardi di euro. Il saldo import/export è negativo: si importa di più di quanto si esporta per una differenza pari a 7,7 miliardi di euro.
Tra i principali importatori si confermano Russia, Arabia Saudita e l’Azebaigian. Sul fronte delle vendite all’estero, i principali mercati di riferimento restano Turchia e Francia nonostante entrambe registrino un vistoso calo, rispettivamente del -32 per cento e del -15 percento. Nella top ten dei Paesi per export, guadagnano terreno Croazia (+81 per cento), Malta (+12 per cento) e Slovenia (+ 3 per cento).

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