Via il cognome del padre: trapanese ottiene quello della madre e il TAR condanna la Prefettura di Trapani

Via il cognome paterno, giovane trapanese ottiene quello della madre. Il TAR condanna la Prefettura. Un giovane della provincia di Trapani ha vinto la sua battaglia legale contro la Prefettura, ottenendo il diritto di sostituire il cognome del padre con quello della madre.  18/10/2025 - Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R. Sicilia – Palermo), con sentenza del 16 ottobre 2025, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere dopo che la Prefettura ha fatto marcia indietro, ma ha anche inflitto una dura condanna al pagamento delle spese processuali all'amministrazione. La vicenda ha inizio nell'ottobre 2021, quando il giovane inoltra l’istanza per la modifica del cognome.  La risposta, tuttavia, arriva solo nell’aprile 2023, con un decreto di rigetto da parte della Prefettura di Trapani, che motivava la decisione sottolineando il "carattere eccezionale" del cambiamento, ammesso solo in presenza di "situazioni oggettivamente rilevanti" e "...

AUTOSTRADA A20, GALLERIE CAPO D’ORLANDO E TINDARI. RESPINTI I RICORSI AL TAR DELLA RICCIARDELLO

Messina, 30-6-2015 - Il TAR di Catania ha rigettato i ricorsi presentati dalla Ricciardello spa avverso l’aggiudicazione delle gare di messa in sicurezza delle Gallerie Capo d’Orlando e Tindari al raggruppamento d’imprese Luigi Notari spa (capo gruppo mandataria) e Costruzioni Bruno Teodoro spa (mandante) che aveva effettuato un ribasso del 31,00% (pari a € 6.862.107,00 dell’importo di gara) per la Capo d’Orlando e del 32,88% (pari a € 8.764.127,32 dell’importo di gara) per la Tindari. In entrambe le gare – assegnate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (art. 83 del D.Lgs 163/2006) - la Ricciardello si era classificata al 2^ posto. 13 le imprese partecipanti in ciascuna gara.
Nei prossimi giorni si procederà alla urgente sottoscrizione dei verbali di “consegna lavori” in modo che nei tempi contrattuali si possa normalizzare la viabilità della Messina Palermo eliminando restringimenti, deviazioni e - quanto ancora più importante - il doppio senso di circolazione nelle gallerie parallele non sottoposte al sequestro (in carreggiata opposta).
Gli interventi da eseguire riguardano il consolidamento delle pareti e delle calotte, la riqualificazione e l’adeguamento degli impianti tecnologici alla normativa vigente (impianti di ventilazione, illuminazione, antincendio e gestione automatizzata delle gallerie).
Le Commissioni aggiudicatrici delle gare erano composte da dirigenti pubblici nominati con decreto del Ministro delle Infrastrutture.

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