Giovedì Santo: a Caltanissetta uno dei momenti più intensi e identitari della Settimana Santa

Giovedì Santo a Caltanissetta: il cuore pulsante della Settimana Santa.    Attesa per oltre un anno, la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta rappresenta uno dei momenti più intensi e identitari dell’intera Settimana Santa. È l’evento simbolo che unisce fede, tradizione e appartenenza in un rito collettivo che coinvolge l’intera comunità nissena e attrae ogni anno centinaia di visitatori da tutta Italia. 16/04/2025 - Per un giorno, la città si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: carico di emozioni, luci e suggestioni, dove ogni angolo racconta una storia, ogni volto rivela un senso profondo di attaccamento alla propria terra. È la giornata in cui ogni nisseno, anche chi vive lontano, sente un richiamo viscerale verso casa. Un legame indissolubile che trova la sua massima espressione nella storica processione delle Vare, i grandiosi gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione di Cristo e che percorrono le vie del centro cittadino in un cam...

CAPO IN WARHOL MADE IN WARHOL @ VILLA PICCOLO DAL 27 GIUGNO

a cura di Giuseppe Stagnitta. Capo d’Orlando
Villa Piccolo dal 27 giugno al 2 agosto 2015
Loc - Laboratorio Orlando Contemporaneo dal 7 agosto al 27 settembre 2015

 Capo d’Orlando (Me), 24/06/2015 - CAPO IN WARHOL - Made in Warhol @ Villa Piccolo è il titolo della mostra di Andy Warhol, che contrassegnerà l’estate culturale di Capo d’Orlando (Me). La mostra, inserita all’interno della programmazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e del Comune di Capo d’Orlando, è organizzata da Studio Soligo e curata da Giuseppe Stagnitta, con la consulenza scientifica del critico d’arte Julie Kogler, dello psicologo dell’arte Alberto Angelini, e documenta la grande forza comunicativa della personalità più ecclettica e importante dell’arte del ‘900: Andy Warhol.

L’esposizione, allestita nella casa-museo di Villa Piccolo (Strada Statale 113, km. 109) dal 27 giugno al 2 agosto e nelle sale espositive di Loc, Laboratorio Orlando Contemporaneo (Centro culturale Polivalente Antonio Librizzi, via del Fanciullo n. 2) dal 7 agosto al 27 settembre, presenta 70 opere, provenienti dalla famosissima Collezione Rosini-Gutman (dalla nota Campbell’s Soupe Brillo alla celebre Marilyn Monroe a Ingrid Bergman, da John Gotti e Liz Taylor e l’opera su tela Cospiracyat Dallas, per arrivare ai rarissimi Tacchi ...).
L’inaugurazione della mostra è in programma venerdì 26 giugno, alle 20, a Villa Piccolo, alla presenza, fra gli altri, del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, del Sindaco di Capo d’Orlando Enzo Sindoni e del Presidente della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, Giuseppe Benedetto.
L’esposizione proporrà quella celebrazione di “cose”, “persone” e “simboli” ricorrenti nella business art di Andy Warhol (dando un taglio all’esposizione strettamente “analitico” che si concentrerà più sulla personalità dell’artista, grazie anche al contributo dello psicoanalista Alberto Angelini) che lo hanno reso forse il più famoso artista dell’era contemporanea: i manifesti dei suoi film, le copertine dei dischi tra cui quelle dei RollingStones, Velvet Underground, Graces Jones, alcuni abiti da lui disegnati e autoritratti video. Si troverà in mostra, inoltre, la proiezione di una rarissima intervista realizzata dal giornalista Vanni Ronsisvalle nel 1977 a Roma, dove l’artista viene ripreso nel suo vagabondare per la Città Eterna, incontrando personaggi proprio del tessuto sociale romano di quel periodo, come Federico Fellini e si sofferma contemplando le architetture barocche del centro città.

Fama, notorietà, moda, fungono da agenti scatenanti per i prodotti d’arte, piuttosto che opere, realizzati dal manager/artista Warhol. Prodotti in cui l’unicum artistico è sublimato nella forza violenta e dirompente della serigrafia, la silkscreen che concede la riproducibilità di una matrice, di originali che rimangono tali, che diventano strumenti di comunicazione. Una produzione seriale di oggetti/soggetti quotidiani, decontestualizzati e resi accessibili al grande pubblico grazie alla loro immagine/icona che non richiede più interpretazioni o letture che sempre hanno indirizzato, limitandola, la visione dell’opera d’arte verso spettatori preparati.

I ritratti di alcuni tra i più famosi vip del jet set internazionale testimoniano il periodo “mondano” e glamour intrapreso da Andy Warhol durante il quale all’artista vennero commissionati ritratti da ogni parte del mondo e dalle più disparate categorie sociali di personaggi, purché facoltose (“Pittore di corte degli anni settanta” è come il critico Robert Rosenblum definisce Warhol). L’evolversi delle attitudini comunicative, virtuali e non, ha confermato con il trascorrere dei tempi la funzionalità, a tratti subliminale, delle scelte estetiche e stilistiche della produzione di Warhol in relazione al potere persuasivo dell’immagine. Un potere sempre più ineluttabile, elemento primario all’interno di tutti i contesti sociali e sociologici in cui Warhol comunica, suggestiona, trasmette i suoi valori e le sue tecniche e citazioni.



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