Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

CARA DI MINEO. SOTTOSANTI: “BENE CANTONE, MA IL PD NON TRASFORMI IL COMMISSARIAMENTO IN BARZELLETTA”

Mineo, 10 giugno 2015 - «Possiamo dire di aver avuto la lungimiranza e la coerenza di contestare fin dalla sua nascita, nel 2011, il “modello” Cara di Mineo. All’epoca cinque sindaci del Calatino votarono contro la sua apertura e inviarono una lettera all’allora Ministro Maroni, proponendo un progetto di integrazione migliore e soprattutto sostenibile. In prima fila c’era l’ex sindaco di Ramacca Giannantonio Maglioglio, oggi dirigente provinciale di Fratelli d’Italia.
Per questo, e alla luce di quanto emerso dalle indagini e dagli scandali degli ultimi mesi, sosteniamo in pieno l’iniziativa intrapresa da parte del Presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, per il commissariamento del Centro.

Ben diverso, bisogna sottolinearlo, l’operato da parte dei sindaci del Consorzio “Terre di Accoglienza”, che hanno votato lo scioglimento dell’Ente solo oggi perché la Corte dei Conti ha approvato una delibera che boccia il loro operato, anche per aver in parte utilizzato fondi pubblici destinati all’accoglienza per manifestazioni e convegni di dubbia attinenza con le finalità previste.
Evitino quindi di dare connotati di eroismo a questo loro gesto: sono stati loro il soggetto attuatore e quindi appaltante di una gara dichiarata illegittima e che va verso il commissariamento. Troppo facile lavarsene le mani o addirittura denunciare tutto oggi, quando per mesi sono state ignorate le segnalazioni dello stesso Cantone.

Per noi il Cara va addirittura chiuso e bisogna ripartire dalla lettera dei 5 sindaci del 2011. Perché se commissariarlo vuol dire trasferire tutto nelle mani del Ministro dell’Interno, come auspicato dal Pd, riteniamo che Alfano dovrebbe poi decretarne lo scioglimento definitivo, in quanto si troverebbe in palese conflitto di interesse: autorevoli esponenti del suo partito sono indagati in questa vicenda, Odevaine era un uomo di fiducia del Ministero e Salvatore Buzzi dal carcere minaccia di poter far cadere il governo qualora dovesse raccontare quello che sa. Togliere la gestione del Cara dalle mani del Pd e del Ncd locali per affidarlo a quelli nazionali sarebbe una barzelletta. Cantone sta facendo bene il suo lavoro, speriamo che poi la politica sappia fare altrettanto».

Lo dichiara Giordano Sottosanti, dirigente calatino e componente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia-An.

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