Qua, tra Torre Ciavole, Capo Calavà e lo Scoglio di Brolo, di fianco a un ricco giardino di ortensie e pelargonium bianchi, potete gustare il pesce più squisito e fresco che ci è capitato di assaggiare negli ultimi anni. A Borgo Murauto, silenzosa e amena borgata a metà collina, tra le vetustà di Sant’Angelo di Brolo e quelle leggendarie di Pirano, tra Piraino, Brolo e Gioiosa Marea
Piraino (Me), 09/07/2015 – Il buon pesce si pesca nelle dolci acque del Tirreno, tra Capo Calavà, lo Scoglio di Brolo e la Torre Ciavole di Piraino e si mangia a 200 mt. di altitudine, di fronte allo spettacolo delle Isole Eolie, dove la torre a base circolare di Piraino ricorda la storia e la leggenda di questi luoghi. A
Borgo Murauto si mangia il pesce fresco e prelibato, dove passione e sapienza gastronomica e culinaria sono familiari nell'omonimo ristorante dei fratelli Basilio e Tindaro, artefici di una delle migliori offerte nella ristorazione dell’intera costa tirrenica messinese.
Qua, a un tavolo riccamente vestito ed elegante, reso ancor più suggestivo dal
ristoratore fresco della sera, e più suggestivo dai generosi fiori bianchi e rossi dei pelarginium e delle rigogliose ortensie, qua potete gustare il pesce più squisito e fresco che ci è capitato di assaggiare negli ultini anni. A Borgo Murauto, silenziosa e amena borgata a metà collina, tra le vetustà di Sant’Angelo di Brolo e quelle leggendarie di Piraino, in provincia di Messina, a contatto con la costa tirrenica e a pochi passi dalla torre a base quadrata delle Ciavole, uno di punti notevoli della catografia dei naviganti, luogo incantevole e ricercato dai bagnanti in vacanza tra Capo d'Orlando, Piraino, Brolo e Gioiosa Marea.
Qua gamberetti di nassa appena pescati, il polipo fresco del Tirreno messinese ed eoliano, i totani e i calamari, il pesce azzurro pregiato e plebeo, in crudità o delicatamente cucinato e insaporito, hanno la stessa familiarità del finocchietto selvatico giornalmente raccolto, assieme ai frutti di quella stessa campagna di famiglia.
E le insalate di pomodori, cetrioli o lattuga a foglia verde o rossa, hanno la stessa cura e dignità della
portulaca oleracea, quella che con nome autoctono molti di noi chiamano
porcellana, non sapendo (magari) che questa
erba grassa (in Lombardia), (
porcacchia nel Lazio, nelle Marche e in Abruzzo), è una ‘ruspante’ pianta medicinale, già celebrata nell'antico Egitto ma di origini asiatiche.
Considerata poco più che un'erbaccia, vituperata come pianta infestante di orti e giardini, la portulaca ha invece proprietà benefiche da fare… ‘
paura’: alla portulaca – infatti – sono attribuite proprietà diuretiche, depurative, dissetanti e anti-diabetiche, utilizzata nella medicina popolare per il trattamento di enteriti acuta, di emorroidi e di emorragie post-partum; ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3 (importanti per prevenire le malattie cardiovascolari), di cui è considerata un'importante fonte vegetale.
E ciò che è maggiormente ‘drammatico’ è che tali prerogative vengono tenute in specifica considerazione da chef Tindaro (foto sopra), anima ‘gastronomica’ di Borgo Murauto, studioso e appassionato della cucina ‘intelligente’, che non tradisce la tradizione ma guarda al palato e alla mente, al mare e alla campagna, ai sapori tradizionali e locali con identico rispetto, con la stessa curiosa sapienza.
Cozze, gamberi, calamari, merluzzi e pesce spada, tonno e crostacei, frutti di mare e insalate di polipo, orate o spigole, acciughe o sgombri, in crudità o marinati nel limone o affumicati, a Borgo Murauto fanno parte della cucina locale e non di quella giapponese. Il rischio più grosso che si corre qua a Borgo Murauto non si chiama Anisakis ma
bis, perché malgrado le portate non siano così ‘ristrette’, verrebbe voglia di ‘rifarlo’ per la seconda volta… a tavola.
Così per i primi piatti di pesce, in una preparazione, in bis o tris, vale la pena intrattenersi al tavolo di Borgo Murauto, dove la sera è silenziosa, magica, l’accoglienza familiare e affidata al buon cibo e ai buoni vini siciliani e non solo, ingentiliti da aiuole rigogliose e spettacolari di ortensie, essenze locali e gerani bianchi e rossi da evocare atmosfere poetiche e musicali. E dall'intrattenitore di casa: il sorridente Basilio. Nessuna paura per i prezzi. Anzi...
m. m.
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