Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MASSONERIA A VILLA PICCOLO: “RELIGIONI, TOLLERANZA, CONFLITTO" PER 'LE PORTE DEL SACRO'

Venerdì 31 luglio a Villa Piccolo la tavola rotonda su “Religioni e Culture: Interazione, “Tolleranza”, Conflitto". Con Maurizio Bettini, Claudio Saporetti, Sandro Consolato: "Tutto un mondo che si presenta tutt’altro che cristallino e in regola anche da un punto di vista strettamente tradizionale, non mancando tra le sue fila persone equivoche, ambigue e poco nobili, le quali talvolta intrattenevano inquietanti rapporti con varie sette e massonerie ben poco rispettabili" 

CAPO D’ORLANDO, 29 luglio 2015 – Venerdì 31 luglio, alle 18,30, a Villa Piccolo (Strada Statale 113, km. 109) per il ciclo "Le Porte del Sacro", promosso dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella nell'ambito del cartellone "Ingressi di paesaggi 2015", è in programma un dibattito sul tema "Religioni e Culture: Interazione, “Tolleranza”, Conflitto". Intervengono: Maurizio Bettini ("Tra politeismo e monoteismo: gli antichi, i moderni e gli dèi degli altri"), Claudio Saporetti ("La Mesopotamia: dall’origine della storia alla distruzione della storia"), Sandro Consolato ("Costantino e l’impero sacralmente “anfibio”). Introduce e modera Andrea Pruiti Ciarello, consigliere d’amministrazione della Fondazione Piccolo. Ingresso libero.

Sandro Consolato è nato a Bagnara Calabra (RC) nel 1959, studioso dei rapporti tra esoterismo, storia e politica, ha curato, tra il 2001 e il 2012, la nuova serie della rivista di studi tradizionali e storici La Cittadella. È autore del saggio Julius Evola e il buddhismo (SeaR, Borzano, RE, 1995). Ha contribuito al dibattito sul 150° dell’Unità nazionale con articoli e interviste pubblicate sui quotidiani Il Foglio, il Secolo d’Italia, il Domani e sul mensile di Casa Pound Occidentale. È proprio in tal contesto che si inserisce l’ultima fatica di Sandro Consolato, ossia Dell’elmo di Scipio. Risorgimento, storia d’Italia e memoria di Roma (Flower-ed, pp. 331, € 14).

"Tutto un mondo, cioè, che tra l’altro – argomenta Sandro Consolato – si presenta tutt’altro che cristallino e in regola anche da un punto di vista strettamente tradizionale, non mancando tra le sue fila persone equivoche, ambigue e poco nobili, le quali talvolta intrattenevano inquietanti rapporti con varie sette e massonerie ben poco rispettabili".

Nel volume "Dell’elmo di Scipio. Risorgimento, storia d’Italia e memoria di Roma", Consolato spiega con dovizia di particolari e con valida documentazione, come presso molti gruppi insorgenti e unitaristi la Massoneria svolgesse la «funzione di “copertura” di realtà iniziatiche italiane ben più antiche della Libera Muratoria nata in Inghilterra nel 1717», con gli esempi di spicco della Carboneria, della Società dei Raggi e della Guelfia, le quali molto spesso si caratterizzavano in quanto depositarie dell’antica sapienza pitagorica. Così si può dire del resto di Garibaldi, spesso disprezzato dalla vulgata neoguelfa in quanto appartenente alla Massoneria, laddove Consolato mette ben in luce la poco nota ma radicatissima ispirazione romana dell’«eroe dei due mondi».
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MASSONERIA A VILLA PICCOLO: 'LE PORTE DEL SACRO' TRA AMBIGUITÀ', TOLLERANZA E CONFLITTO


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