Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

UNIONI CIVILI E PARITÀ: FEMMINA CON GLI ATTRIBUTI MASCHILI, POTRÒ USARE LA TOILETTE PER SIGNORE?

[22/07/20015] - Ci scrive il sig.(o signora) Giorgio Rapanelli, Corridonia (Macerata) in merito alla questione delle unioni civili e della parità. Il Parlamento italiano dovrà legiferare in proposito: “Non può tralasciare o metterlo in secondo piano", dice la presidente della Camera Laura Boldrini. "I diritti non possono essere oggetto di mercantilizzazione e vanno portati fino in fondo e non possono essere rispettati a metà". “Recupereremo il tempo perso da altri", afferma il ministro Boschi dopo la sentenza di Strasburgo. Il provvedimento di legge approderà in Aula nell'ultima settimana di lavori. Il Senato esaminerà il ddl Unioni Civili "l'ultima settimana di lavoro" prima della pausa estiva.

Ma ecco quanto ci scrive il sig. Rapanelli.

Caro Direttore,
mi sono sempre sentito femmina fin dall’infanzia. Oggi, pur mantenendo gli attributi maschili, la legge mi permette di cambiare il mio attuale nome di Giorgio in quello di Maria. Ma – chiedo – potrò con ciò iniziare ad usare la toilette per signore?
Cordiali saluti.
Giorgio Rapanelli, Corridonia (Macerata).

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Egr. sig. Giorgio (o Maria) Rapanelli, complimenti per avere scelto un nome tanto diffuso e bello. E auguri per quanto il suo nuovo stato anagrafico potrà di bello e positivo potrà introdurre nella sua vita. Riguardo alla toilette, le confesso che ho sempre ritenuto indegno di una società che vuole considerarsi civile la distinzione dei servizi igienici in maschili e femminili, ritenendo che sarebbe segno di vera parità (e civiltà) un indistinto uso delle toilette.
Mi sorge solo il sospetto che a tal punto le femmine comincerebbero a farla di fuori per vendetta. E farebbero bene! 

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