Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

CINA: SVALUTARE LA PROPRIA MONETA PER CONTINUARE A VIVERE

L’Italia, inglobata nell'Europa dominata da Germania e Francia, ha seguito la linea della stabilità della moneta con la fittizia inflazione bassa. Gli inglesi non si sono fatti fregare perché hanno rispetto per se stessi e orgoglio nazionale

26 agosto 2015 - Il governo cinese per sostenere l'economia del Paese ha deciso di svalutare la propria moneta, per sostenere l'esportazione. Hanno fatto la cosa più naturale che si possa fare in situazione di emergenza, quando non sono sufficienti gli aggiustatori automatici (naturali, che riequilibrano i fattori in gioco). Ciò che hanno fatto i governanti cinesi è un esempio di naturale strategia per poter continuare a vivere (esistere economicamente).
Per fare questo inizia il gioco sottile delle parti all'interno del Paese, se prevale il criterio della crescita e del benessere diffuso (grosso modo si fa come hanno fatto in Cina, scontentando magari alcuni detentori di capitali “magari caduti dal cielo”).

Per fare un confronto con il nostro Paese, l’Italia, inglobata nell'Europa dominata da Germania e Francia ha seguito la linea della stabilità della moneta con la fittizia inflazione bassa, quindi gli stipendi mantengono il fittizio potere d'acquisto (gli inglesi non si sono fatti fregare perché hanno rispetto per se stessi e orgoglio nazionale) .
Risultato, per mantenere questa stabilità apparente, entrando nel sistema Europeo, nell'arco di 14 anni hanno distrutto:

1. Il sistema produttivo nazionale, (esempio: se qualche impresa tentasse di produrre qualcosa di ciò che è possibile produrre nel nostro paese, non troverebbe a chi venderlo in quanto la distribuzione in Italia è in mano ai grandi gruppi che si forniscono nei paesi a moneta debole (“vedi Studi di Settore”, argomento a cui si rimanda per una più semplice comprensione).
2. La ricchezza sotto forma di risparmi liquidità (depositi bancari) che le famiglie detenevano.
3. La ricchezza sotto forma catastale (la casa bene rifugio per sè e per i figli (questo punto merita un approfondimento). Qui si tenta un piccolo chiarimento. Lo Stato avendo distrutto il sistema produttivo, non essendoci più reddito prodotto da sottoporre a tassazione, quindi gioco forza hanno aggredito i piccoli patrimoni.

A chiarimento e supporto del presente documento si veda sulla mia pagina Facebook: EUROPA DELLE BANCHE, PERCHÉ IL SISTEMA EUROPEO NON PUÒ FUNZIONARE.

dott. Francesco Caizzone

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