Banche: 1 milione di siciliani a forte rischio di esclusione sociale per la chiusura di sportelli

Banche in continuo abbandono.  In Sicilia 374mila persone non hanno accesso ai servizi bancari e altre 548mila hanno a disposizione un solo sportello. 1 milione di siciliani sono a forte rischio di esclusione sociale. Il risiko bancario potrebbe far aumentare la chiusura di sportelli. “La desertificazione bancaria è un’emergenza che impoverisce le comunità. Come Cisl e First Cisl Sicilia continueremo a battere sull’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria” 5 nov 2025 -   Le banche continuano a chiudere. Da gennaio a fine settembre 2025 altri 268 sportelli hanno cessato la loro attività. Sono adesso 3.419 i comuni italiani a secco di servizi finanziari e con il risiko bancario in corso il dato è destinato a peggiorare.   La Sicilia non si sottrae alla revisione commerciale del sistema bancario. Pure da noi spira forte il vento della desertificazione. 1 milione di cittadini è a forte rischio esclusione sociale. Il 20 per cento della popolazione reside...

FRANCANTONIO GENOVESE AI DOMICILIARI: FINALMENTE UN PO' DI GIUSTIZIA DOPO IL CASO AZZOLLINI

Messina, 31 luglio 2015 - Al deputato Francantonio Genovese (PD), in carcere dal 15 gennaio scorso per lo scandalo della formazione professionale, sono stati concessi gli arresti domiciliari dai giudici del del Tribunale feriale di Messina, che hanno sostituito la custodia cautelare in carcere con quella della detenzione in casa, ritenuta adeguata e sufficiente a soddisfare le esigenze cautelari. Il parlamentare del PD, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla formazione professionale condotta dalla Procura della Repubblica di Messina, ha gia' lasciato il carcere.

“È la fine di un periodo che ha visto la sospensione della normalità processuale”. Così Francesco Barbalace, coordinatore regionale LabDem Sicilia, commenta la decisione del Tribunale Feriale di Mesina di concedere gli arresti domiciliari al parlamentare PD Francantonio Genovese.

“Ieri in Parlamento abbiamo assistito a una votazione molto controversa, che ha salvato il deputato NCD Antonio Azzollini - prosegue Barbalace. Impossibile non andare con la memoria a quanto è successo a maggio dell’anno scorso, quando la stessa Aula decretò che Francantonio Genovese doveva finire in carcere, sull’onda di una spinta giustizialista che evidentemente oggi è venuta meno.
Probabilmente, la contestualistà politica può rendere diverso il trattamento. È comunque evidente che resta ancora aperta in certa parte della sinistra la riflessione sui rapporti tra politica e giustizia.
Fatto salvo il procedimento giudiziario ancora in corso e sul quale si attende il pronunciamento della magistatura, come LabDEm non possiamo che condannare uno strumento antidemocratico della carcerazione preventiva, in palese conflitto con il principio dell’innocenza fino a prova contraria”.

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