Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

FRANCANTONIO GENOVESE AI DOMICILIARI: FINALMENTE UN PO' DI GIUSTIZIA DOPO IL CASO AZZOLLINI

Messina, 31 luglio 2015 - Al deputato Francantonio Genovese (PD), in carcere dal 15 gennaio scorso per lo scandalo della formazione professionale, sono stati concessi gli arresti domiciliari dai giudici del del Tribunale feriale di Messina, che hanno sostituito la custodia cautelare in carcere con quella della detenzione in casa, ritenuta adeguata e sufficiente a soddisfare le esigenze cautelari. Il parlamentare del PD, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla formazione professionale condotta dalla Procura della Repubblica di Messina, ha gia' lasciato il carcere.

“È la fine di un periodo che ha visto la sospensione della normalità processuale”. Così Francesco Barbalace, coordinatore regionale LabDem Sicilia, commenta la decisione del Tribunale Feriale di Mesina di concedere gli arresti domiciliari al parlamentare PD Francantonio Genovese.

“Ieri in Parlamento abbiamo assistito a una votazione molto controversa, che ha salvato il deputato NCD Antonio Azzollini - prosegue Barbalace. Impossibile non andare con la memoria a quanto è successo a maggio dell’anno scorso, quando la stessa Aula decretò che Francantonio Genovese doveva finire in carcere, sull’onda di una spinta giustizialista che evidentemente oggi è venuta meno.
Probabilmente, la contestualistà politica può rendere diverso il trattamento. È comunque evidente che resta ancora aperta in certa parte della sinistra la riflessione sui rapporti tra politica e giustizia.
Fatto salvo il procedimento giudiziario ancora in corso e sul quale si attende il pronunciamento della magistatura, come LabDEm non possiamo che condannare uno strumento antidemocratico della carcerazione preventiva, in palese conflitto con il principio dell’innocenza fino a prova contraria”.

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