Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

GALANTINO: IL DIBATTITO POLITICO ‘CANTATO’ FUORI DAL CORO DEGLI INUTILI FACCENDIERI DI PARTITO

22/08/2015 - Monsignor Nunzio Galantino addolcisce il linguaggio. Dopo avere definito la politica italiana "un piccolo harem di cooptati e di furbi" e "i populismi un crimine", il segretario della Cei al Meeting di Comunione e Liberazione parla di "scelte, individuali e pubbliche, guidate per lo più dal perseguimento di interessi e fini immediati e poco meditati, dettati spesso dalla ricerca dell'utile e meno da un progetto consapevole e a lunga scadenza". Monsignor Galantino chiede che "chi sperimenta qualche forma di difficoltà venga integrato e non scartato" e che "quanti sono ai margini dello sviluppo siano coinvolti e le loro potenzialità messe a frutto".
Il dibattito scatenato dalle provvidenziali affermazioni del segretario Cei non si arresta e lascia spazio a diverse interpretazioni e prese di posizione.

Per Roberto Saviano, “Monsignor Galantino che definisce la politica italiana "un piccolo harem di cooptati e di furbi" e aggiunge che "i populismi sono un crimine" rappresenta in questo momento i valori di una intelligente visione solidale che non ritrovo in nessun dibattito politico.”


Sulla stessa pagina Facebook di saviano, Davide Rossi scrive: “Quando imparerete a guardare ai contenuti e a non farvi annebbiare dai solito preconcetti? Io sono ateo e non condivido per nulla la chiesa come istituzione, ma non è che se un prete dice una cosa sensata, perde di valore perché ad un altro prete piacciono i bambini, o la chiesa non paga l'ICI... So che non potrà mai succedere perché e' troppo stupido, ma se salvini dicesse una cosa coerente è sensata una volta non lo attaccherei mai a prescindere, al massimo sto zitto...siete irrecuperabili.
Giovanni Corazza: “Monsignor Galantino, insieme a Papa Francesco , stanno affermando e denunciando quello che nessun uomo politico e di cultura, ha il coraggio di dire.”

Vanessa Stefani: “Questa volta sono in disaccordo, dei preti non mi fido, i vescovi sono degli ipocriti e la chiesa cattolica che deve le sue ricchezze a saccheggi e guerre religiose oggi mi nausea sentirla ancora imporre la sua ideologia cercando di mantenere ancora il dominio sulle menti e il potere terreno sui più poveri, poi ci sono sempre le eccezioni...”.

Alison Benni: “Condivido le parole del monsignore, anche se la casta clericale non é da meno.. Bisognerebbe però avvisare i grillini che dicono di apprezzare il discorso,che i populismi criminali sono proprio i loro... conoscendo il loro acume, dubito che se ne siano accorti”.

Luigi Alberga: “Dipende da cosa si intende per populismo. Troppo sbrigativo classificare come populista chi denuncia iI malaffare che ha incancrenito la nostra società”.
Maria Rossi: “I preti facessero i preti non politica italiana. E' finita la festa del Papa con il Re, non siamo nel 1800. E i preti pensassero alle suore incinte e ai preti pedofili e omosessuali. Prima di vedere la polvere sopra i miei mobili, pulisci bene casa tua!”

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