La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

RICERCA: SCOPERTA A PALERMO LA MOLECOLA CHE “ACCENDE” IL DNA

Il team di ricercatori dell’Istituto Dulbecco all’Università degli Studi di Palermo, guidato da Davide Corona, “cervello” rientrato dagli USA, ha scoperto e osservato per la prima volta al mondo la molecola che, attivando i geni del DNA, permette alle cellule di riprodursi mantenendo intatte le loro caratteristiche. La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Plos Genetics, apre prospettive per una migliore conoscenza e la cura di malattie genetiche rare e di alcune forme di cancro

Roma, 21 agosto 2015 – Il team di ricercatori dell’Istituto Dulbecco al Dipartimento Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF) dell’Università degli Studi di Palermo, ha osservato e spiegato per la prima volta al mondo il meccanismo che permette alle
nostre cellule di riprodursi correttamente, mantenendo intatte le caratteristiche essenziali del tessuto biologico a cui appartengono. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Plos Genetics.

Il team guidato da Davide Corona, “cervello” rientrato in Italia, dopo le esperienze in Germania e Stati Uniti, e composto da Maria Cristina Onorati e Walter Arancio, prime firme della ricerca, ha scoperto che una specifica molecola genetica, l’RNA non codificante, è il “telecomando” che programma le cellule per divenire un tipo particolare di tessuto e svolgere le loro specifiche funzioni.

Ogni cellula del nostro corpo conserva nel suo nucleo tutto il DNA e quindi, quando si duplica,
potrebbe generare qualsiasi tipo di tessuto: una cellula del cuore, ad esempio, potrebbe produrre
una cellula del fegato. Ciò, tuttavia, non accade mai negli organismi sani e tutte le cellule
continuano correttamente a svolgere le funzioni della cellula da cui derivano.
Gli scienziati di tutto il mondo da tempo osservano questo fenomeno, ma il merito del team di
ricercatori di Palermo è aver capito e dimostrato che ciò avviene grazie a una particolare molecola,
l’RNA non codificante che, prodotto dal DNA della cellula madre, comunica al DNA della cellula
“figlia” di “accendere” specifici geni e non altri, sviluppandosi così con specifiche
caratteristiche e funzioni, ovvero quelle corrette per la salute dell’organismo.

Il coordinatore del progetto di ricerca, Davide Corona, biologo dell’Istituto Dulbecco e dello STEBICEF all’Università di Palermo, spiega: “Proprio il cattivo funzionamento del meccanismo biologico che abbiamo osservato è alla base di diverse malattie genetiche rare e di alcune forme di cancro. Per questo, uno degli sviluppi più interessanti di questa scoperta, anche se si tratta di una prospettiva a lungo termine, è la possibilità di intervenire nell'attività di una cellula che non funziona a dovere: non solo imporre a una cellula di un tessuto di produrne una di un altro, se necessario, ma, per esempio, imporre a una cellula tumorale di generarne una sana”.

I ricercatori hanno lavorato sulle cellule del moscerino della frutta (Drosophila melanogaster), molto utilizzato negli
studi genetici vista la grande somiglianza tra il suo patrimonio genetico e quello degli umani.
Il team di Davide Corona per la prima volta al mondo è riuscito a spiegare uno dei processi
biologici più osservati e misteriosi, la fedele lettura e trasmissione delle informazioni presenti
nel DNA da una cellula madre alle cellule figlie.
Ogni cellula conserva nel suo nucleo tutto il DNA, ovvero l’insieme delle istruzioni genetiche

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