Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

ENERGIA. REALACCI E MARINELLO: “CRITICITÀ NELLA RIFORMA DELLE TARIFFE, RISCHIA DI FAVORIRE L’AUMENTO DELLE EMISSIONI E DELLE BOLLETTE”

[23/09/2015] - I presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato, On. Ermete Realacci e Sen. Giuseppe Francesco Maria Marinello, scrivono al presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico evidenziando alcune criticità della riforma delle tariffe. “La proposta di riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri di sistema per i clienti domestici così come attualmente formulata rischia di favorire un uso meno efficiente dell’energia, con conseguente aumento delle emissioni e delle bollette.

Un risultato in contraddizione con gli impegni di riduzione delle emissioni assunti dall’Italia a livello internazionale che peserebbe sul Paese in vista della prossima Cop21 di Parigi. Un’altra criticità della riforma riguarda le fonti rinnovabili: eliminando la progressività sugli oneri di rete e di sistema si riduce nettamente la convenienza degli impianti di autoconsumo con il risultato di ‘disincentivare’ di fatto il ricorso alle rinnovabili e all’efficienza energetica in edilizia e di premiare chi consuma di più. Per superare queste problematiche è necessario rivedere la riforma delle tariffe legandola a politiche energetiche in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni, aumento dell’efficienza e dell’uso di rinnovabili che saranno al centro della Conferenza Onu sul Clima di Parigi”.
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LA LETTERA

Spett. Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico
Alla c.a. del Presidente Guido Bortoni
SEDE

Roma, 22 settembre 2015

Oggetto: Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica

Gentile Presidente,

con la presente desideriamo indicarle alcuni rischi insiti nella proposta di riforma delle tariffe in oggetto che auspichiamo vengano evitati nella sua formulazione definitiva.
La riforma proposta sembra incentivare il ricorso all’energia elettrica anche per usi termici. Una soluzione che può favorire un uso meno efficiente e delle risorse e che, pur considerando la variazione recente del mix della produzione elettrica nel nostro Paese con l’impetuoso incremento delle rinnovabili, incoraggiando il consumo di energia elettrica prelevata dalla rete avrebbe come conseguenza un aumento della produzione termoelettrica e delle relative emissioni.
Tale risultato sarebbe in contraddizione con gli impegni di riduzione delle emissioni che il nostro Paese ha preso a livello internazionale in ambito UE e che sono state oggetto della recente risoluzione approvata dalla Camera dei Deputati alla vigilia della COP21 di Parigi.

Inoltre per quanto riguarda le fonti rinnovabili, la riforma proposta – eliminando la progressività per gli oneri di rete e di sistema e con lo spostamento, quasi totale, degli oneri dalla componente variabile a quella fissa - sembra ridurre drasticamente la convenienza degli impianti di autoconsumo, una scelta che appare contraddittoria con l’esigenza più volte ribadita – anche a livello comunitario – di incrementare il ricorso alle rinnovabili da una parte, e di ridurre gli incentivi diretti alle stesse dall’altra, e di incrementare l’efficienza energetica con particolare riferimento a quella in edilizia. Con questa proposta invece verrebbe di fatto abrogato l’incentivo all’autoconsumo elettrico e agli interventi di efficienza e, paradossalmente, verrebbe premiato chi consuma di più in quanto gli oneri di rete sarebbero indipendenti dal consumo stesso.

Peraltro anche la Commissione Europea ha recentemente evidenziato che le modifiche nelle strutture tariffarie devono comunque assicurare la convenienza economica dei sistemi di autoconsumo da fonte rinnovabile e degli interventi di efficienza energetica senza compromettere investimenti già effettuati.
La Commissione ha infatti rilevato che “se i consumatori producono la propria energia elettrica grazie a sistemi locali di energia rinnovabile, consumano meno energia elettrica fornita dalla rete […] le tariffe di rete dovranno essere strutturate in modo da rispecchiare i costi in maniera equa, sostenendo nel contempo l’efficienza energetica e gli obiettivi in materia di energie rinnovabili”.
Infine andrebbe valutato con maggiore attenzione l’impatto della riforma sull’aumento dei costi della bolletta elettrica per le famiglie più povere.

Ricordiamo che con Articolo 11 comma 3 del D. Lgs. 102/2014 è stato stabilito che “con riferimento ai clienti domestici, l’Autorità per l’energia Elettrica e il Gas adegua le componenti della tariffa elettrica dalla stessa definite con l’obbiettivo di superare la struttura progressiva rispetto ai consumi, adeguare le predette componenti ai costi del relativo servizio” specificando che ciò deve avvenire “secondo criteri di gradualità” e che “L’adeguamento della struttura tariffaria deve essere tale da stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, favorire il conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e non determina impatti sulle categorie di utenti con struttura tariffaria non progressiva”.
Capiamo le ragioni alla base delle modifiche tariffarie proposte ma riteniamo necessario che vengano messe in relazione con politiche energetiche in linea con gli obiettivi che verranno discussi anche alla COP 21 di Parigi.
La preghiamo quindi di formulare ipotesi e scenari, da mettere a disposizione del Parlamento, che tengano conto degli interessi generali del Paese.

Cordialmente,
On. Ermete Realacci
Presidente VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici - Camera dei Deputati

Sen. Giuseppe Francesco Maria Marinello
Presidente XIII Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali – Senato della Repubblica
PS: per comodità Le accludiamo un appunto con alcune considerazioni tecniche

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