Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

EURO SFIDE: PRIMA CI LIBERIAMO DALL'EURO PRIMA RISCATTIAMO IL PAESE


21/09/2015 - Bello poter parlare ancora di Eurosfide, ma ciò presuppone che avessimo la forza per poterlo fare, dobbiamo immaginare che il Paese abbia ancora le risorse per poter affrontare anni di sacrifici per poter restare dentro questa Europa. Purtroppo la realtà è ben diversa da come si vuole fare credere, forse gli odierni i fautori dell'Europa con il suo Euro (coincidono con i privilegiati di questo Paese), ovvero gli stipendiati, quelli a reddito fisso dipendenti pubblici nonché tutti quelli a cui lo stipendio arriva comunque tutti i mesi in banca, e quindi non si rendono conto di come stanno le cose (non me ne vogliano, li cito per rendere chiaro il ragionamento, non ho NULLA contro di loro).
Se avessero tale conoscenza, dovrebbero sapere che in questi ultimi15 anni di Europa con l'Euro, per starci dentro abbiamo distrutto tutto quello che si era realizzato nel Paese dal dopo guerra in poi (circa 40 anni pieni di progresso economico)
.
Nello specifico:
1. Distrutto il sistema produttivo italiano, con l'adozione di una moneta forte in un economia debole qual'è l'Italia rispetto alla Germania e alla Francia, e fatto sì che non riusciamo a produrre neanche per noi stessi (vedi documento sulla Grecia, perché il sistema europeo non può funzionare).
Nel nostro sistema produttivo oltre all'Euro come fattore negativo va aggiunto anche l'I N F A M E adozione degli STUDI di SETTORE, applicati ad una sola parte dell'economia ovvero solo a quelli con giro di affari inferiore a Euro 5.000.000,00, in pratica questi ultimi sono tassati non su reddito prodotto ma sulla capacità di produrre reddito e finché sono in vita vengono spremuti fino all'ultimo respiro (vedi la chiusura di imprese e liberi professionisti, con punte superiori a mille al giorno)
Invece quelli con giro d'affari superiore a tale soglia, e ciò parliamo delle grandi imprese, questi non essendo soggetti agli studi di settore solitamente chiudono i bilanci in pareggio o con pochissimo utile da sottoporre a tassazione in Italia, neanche i loro Manager con stipendi milionari vengono tassati in Italia.

2. La ricchezza sotto forma di risparmi liquidità (depositi bancari, alcuni più azzardati, consigliati delle banche hanno investito in fondi delle industrie di latte, altri che producevano aria fritta, altri in derivati ecc. ecc.) che le famiglie detenevano.

3. La ricchezza sotto forma catastale, lo Stato grazie all'Euro e agli Studi di Settore ha distrutto il sistema produttivo.
Quindi chiarito (almeno per sommi capi) che in Italia non c'è più reddito prodotto da sottoporre a tassazione, quindi di conseguenza, per fare fronte alle esigenze di cassa, spremono i patrimoni dei cittadini.
Ovviamente dato per scontato che le tasse pagati sulle pensioni e sugli stipendi del pubblico impiego sono ininfluenti nel senso che (esempio: dai una pensione da € 10.000,00 al lordo delle tasse o dai una pensione direttamente al netto delle tasse, cosa cambia nelle sostanza? quasi nulla, la stessa cosa per il pubblico impiego, stipendio di € 20.000,00 al lordo delle tasse, oppure dai direttamente il netto, sostanzialmente è la stessa cosa. Questo esempio nella sostanza ci fa capire che le tasse vanno pagate si, ma sulla ricchezza prodotta nuova dalle imprese e dall'esercizio di arti e professioni giammai dai pensionati e dal pubblico impiego).
Quanto detto, è più dettagliatamente chiarito nei documenti sopra citati a cui si rimanda.
Quindi come volevasi dimostrare non abbiamo la benché minima possibilità di resistere per provare qualche altra sfida.

Prima ci liberiamo dall'Euro prima riscattiamo il Paese dall'essere un FEUDO, e ci riprendiamo in mano il nostro destino.

Si rassegnino quelli che hanno voluto l'Euro, hanno sbagliato tutto (lo hanno confessato anche in occasione dei commenti al bollettino mensile della BCE del mese di Luglio u.s. TG del 31/07/2015.
Basta si facciano da parte non continuino più a distruggere quel ché rimasto di questo martoriato Paese.

Per tentare una nuova “sfida”, se proprio ci tengono i privilegiati di questo Paese, ora che lo sanno che non ci sono più risorse, possono mettere a disposizione volontariamente i loro risparmi ed un po del loro stipendio per sacrificarlo sull'altare dell'Europa. Così potranno dire anche loro che di averci provato e chissà magari otterranno qualche risultato. Auguri sinceri.

Francesco Caizzone

Commenti

  1. Documento RIPROPOSTO sempre attuale uscire dall'Euro e dall'Europa

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