Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

GENDER NELLE SCUOLE A CATANIA: “STRISCIONI E PRESIDI DAVANTI ALLE SCUOLE: "LA VOSTRA CULTURA E’ CONTRO NATURA"


Azione nazionale di Lotta Studentesca questa notte anche a Catania: "Non è accettabile che attraverso la ridicola Teoria del Gender si faccia passare nelle scuole come cosa normale la riduzione della figura dei genitori a semplici numeri"
CATANIA, 14/09/2015 - Anche quest'anno Lotta Studentesca scende da subito in piazza il primo giorno di scuola con un'azione di protesta nazionale. A Catania e provincia questa notte il movimento studentesco ha esposto uno striscione davanti l'ITIS G. Marconi e all'Istituto Polivalente per opporsi al preoccupante tentativo di indottrinamento omosessualista ormai in atto nelle nostre scuole di ogni ordine e grado. "Anche quest'anno – dichiara Vittorio Maccarrone, responsabile regionale del movimento - non daremo tregua alle istituzioni, scendendo in piazza tutte le volte che sarà nacessario per prevenire la lobotomizzazione della nostra gioventù. Non è accettabile, infatti, che attraverso la ridicola Teoria del Gender, si faccia passare nelle scuole come cosa normale la riduzione della figura dei genitori a semplici numeri (genitore 1 e genitore 2), andando a svuotare di significato i rispettivi ruoli all'interno della famiglia; oppure, cosa ancor più grave, propagandare la folle idea secondo la quale essere uomo o donna è soltanto una convenzione sociale, e che il sesso di un individuo possa essere scelto prescindendo totalmente dal fatto biologico.

In natura, infatti, senza alcuna sovrastruttura culturale, il maschile e il femminile non soltanto sono differenti, ma fanno la differenza. Sono complementari e non di certo intercambiabili o opinabili. La personalità e il carattere si cominciano a delineare fin dalla giovane età. Dare ai bambini la possibilità di "scelta" non solo li disorienta ma li fa crescere deboli e insicuri. In un paese come il nostro dunque, in cui i ragazzi sono sempre più fragili, lontani dai sani valori della tradizione, senza punti di riferimento e lasciati alla deriva dalla nostra classe politica, la soluzione non è certo l'introduzione di una delirante "teoria del gender". La chiamano "Buona Scuola" ma le premesse stanno dimostrando l'esatto contrario. La nostra idea di gioventù è combattiva, maschia se vogliamo, non "frocizzata" da stereotipi sociali dove l'inversione è la regola e la normalità un disvalore. Anche quest'anno siamo pronti alle barricate"!

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